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Bari, il mea culpa di Fedele: “Per l’autogol non ho dormito”

Dopo i due legni colpiti contro Cesena e Brescia, cercava il gol: è arrivato, ma nella porta sbagliata, generando un’autorete clamorosa, che ha lasciato attonito Stefano Colantuono in panchina e i tifosi biancorossi sugli spalti. Vittoria sfumata, e Bari che ha impattato per 1-1 nel posticipo serale della quattordicesima giornata di B contro lo Spezia: Matteo Fedele ha guadagnato, suo malgrado, la copertina della sfida del “San Nicola”. Colpa di un destro all’incrocio dei pali, i suoi, dettato da stanchezza, imprecisione e voglia di spingere in corner una palla che veniva fuori da un flipper impazzito davanti a Micai.

Un errore da non dormirci la notte: e così è stato, assicura il 24enne svizzero. “E’ difficile chiudere gli occhi dopo una serataccia come quella di ieri. Non mi era mai accaduto prima. Ho rivisto l’azione almeno una ventina di volte per capire la dinamica”. E forse non gli saranno state sufficienti, vien da immaginare: l’autorete ha rallentato l’operazione-sorpasso del Bari ai liguri, suscitando i fischi di quei tifosi che in avvio di campionato lo avevano eletto a idolo. Fedele riavvolge il nastro, cercando di superare l’errore: “Sono quelle azioni che accadono in un’istante: ho letto male la traiettoria della palla che è passata davanti a tutti, pensavo di aver qualcuno alle spalle ed ho cercato di metterla fuori. Almeno quella era l’intenzione, invece mi è uscito un tiro innaturale. I fischi dei tifosi? Li capisco e mi dispiace. La loro delusione è anche la mia-ammette il centrocampista-peccato perchè stavamo portando a casa i tre punti e sarebbe stata una vittoria importante per tutto l’ambiente. Mi dispiace aver messo in difficoltà i miei compagni e vanificato tutti gli sforzi fatti e mi dispiace per i tifosi”.

C’è un credito da riconquistare, per se e i compagni, sin qui protagonisti di un campionato luci e ombre, con 17 punti dopo 14 turni e quattro lunghezze di distanza dall’ottavo posto: “Ora guardo avanti e spero che i tifosi capiscano l’errore-la ricetta di Fedele-da oggi si riparte”. Il destino e il calendario gli tendono la mano: nel prossimo turno il mediano nato a Losanna sfiderà il suo passato, quel Carpi con cui ha assaporato la serie A nella scorsa stagione, atteso sabato al San Nicola: “Un bene che si giochi di nuovo in casa. Sarà un’altra partita delicata, non sono preoccupato e la palla non peserà più delle altre volte-il suo manifesto per il riscatto-al contrario, non vedo l’ora di giocare per lasciarmi alle spalle quanto accaduto”.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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