Ha tirato il rigore più importante nella storia del calcio italiano, in Italia-Francia del 9 luglio 2006, ma dalla panchina soffre quando a calciare dagli 11 metri sono i suoi: Fabio Grosso da allenatore vive il match con intensità. La conferma al minuto 72 di Bari-Avellino: sul punteggio di 1-1 Aureliano di Bologna indica il dischetto per un tocco con il braccio (contestato dagli ospiti) di D’Angelo su cross di Galano. Al tiro il numero 11 biancorosso: é allora che Grosso decide di dare le spalle alla porta, mentre il Robben di Capitanata spiazza Lezzerini e firma il sorpasso, che sarà definitivo al fischio finale: dall’Olympiastadion di Berlino al San Nicola di Bari. 11 anni dopo, con la stessa freddezza ma un pizzico di scaramanzia in più. Il motivo del suo gesto? Lo spiega direttamente lui: “Volevo sentire il boato del pubblico”.
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