La certezza è che i tifosi hanno già messo alle spalle la delusione del ko in finale playoff contro il Cagliari, quando il traguardo della Serie A era distante solo 120 secondi. Lo dimostra il fatto che a Bari ancor prima dell’inizio del campionato di B 2023/24 gli abbonati hanno superato i 7.651 dello scorso anno, quello in cui al San Nicola si sono visti quasi 600mila sostenitori biancorossi in 21 partite, playoff inclusi. La sconfitta di Coppa Italia contro il Parma e un organico ancora da completare non hanno frenato una piazza che continua a sognare il ritorno in una categoria che nel capoluogo pugliese manca da 12 anni. E che quest’anno si affida a una squadra che l’anno scorso era stata una delle sorprese più belle della competizione, dove tornava dopo quattro stagioni, e che in questa stagione sarà invece attesa al varco dalle avversarie. «L’obiettivo è la zona playoff» ha assicurato alla vigilia della partenza per il ritiro di Roccaraso il presidente biancorosso Luigi De Laurentiis. «Si pensa sempre di fare meglio – ha ribadito l’allenatore Michele Mignani – fare meglio dell’anno scorso significa arrivare primi o secondi o arrivare finale playoff e vincerla, ma ora non si può dire. Non ho aspettative, è il mio secondo anno di B, mi aspetto di dimostrare di essere all’altezza».
Con le partenze di Antenucci, Folorunsho, Benedetti, Esposito, Botta e quella ormai certa di Cheddira, il Bari ha perso un bottino potenziale di 46 gol, quelli che i sei hanno segnato insieme nella passata stagione, chiusa al terzo posto e con il secondo miglior attacco del campionato di Serie B 2022/23 (58 reti). C’è quindi per Mignani una fase offensiva da rifare. Il percorso è stato avviato con l’innesto di Marco Nasti, cinque centri in 27 partite con il Cosenza nella scorsa stagione, ed è proseguito con Jeremy Menez, 65 reti e 62 assist in carriera tra Roma, Milan, Psg e Monaco. Nel precampionato il 36enne francese ha dispensato lampi di classe, sia da componente del tridente che da seconda punta. Non ha ancora esordito ufficialmente in stagione, complice un problema al piede contro il Parma, ma ha già scelto un’eredità pesante: il numero “7” che era sulle spalle di Antenucci. Alle spalle c’è un triennio con la Reggina, chiuso con 13 gol in 67 partite. Sin qui è l’unico arrivo a titolo definitivo in un mercato fatto di prestiti con diritto e/o obbligo di riscatto: formula adottata per Giuseppe Sibilli, 27enne prelevato dal Pisa. Il giorno di Ferragosto ha invece consegnato a Mignani in prestito con diritto di riscatto il 31enne Davide Diaw, 49 reti in B tra Cittadella, Virtus Entella, Vicenza, Pordenone, Monza e Modena. Sarà lui a dover replicare, nelle idee dell’allenatore, gli strappi garantiti da Cheddira nella scorsa annata.
Sin qui corrispondono ai giocatori più impiegati nella scorsa stagione, a partire da Valerio Di Cesare. Il capitano, 40 anni festeggiati a maggio e più di 200 presenze in biancorosso, resta uno dei totem della difesa: primo tra le certezze e ultimo a mollare. Se il direttore sportivo Ciro Polito al momento non sta cercando un altro centrale difensivo è merito anche e soprattutto della garanzia rappresentata dal numero 6 del Bari, che anche a inizio stagione ha esibito la consueta aggressività nell’affiatata coppia centrale con Vicari. Risalendo il campo, ecco Mattia Maita e Raffaele Maiello. Il primo, 29enne di Messina, è fresco di rinnovo del contratto fino al 2026. Nei primi passi della nuova stagione Mignani lo sta testando da mezzala sinistra con diritto di inserirsi. Una qualità sulla quale l’allenatore biancorosso ha spesso insistito in passato e che lo stesso Maita è consapevole di poter perfezionare. Non parla il linguaggio del gol ma della saggia regia Maiello: in 50 partite con il Bari, tra C e B, ha dimostrato quanto incide la sua presenza. Un dato per sintetizzarne l’efficacia? L’anno scorso in 10 partite di campionato senza l’ex Frosinone sono arrivate appena due vittorie. Al comando delle operazioni c’è ancora lui.
A incuriosire è anche la “pesca” all’estero del ds Ciro Polito, uno che sin qui ha scelto molto bene nelle categorie inferiori. Nel caso di Brenno il Bari ha scelto il Brasile per individuare il successore di Elia Caprile, capace di strappare applausi e un contratto con il Napoli (con successivo prestito all’Empoli) al suo primo anno in Serie B. 24 anni, quasi 100 presenze con il Gremio, Brenno è arrivato in Puglia in prestito con diritto di riscatto, una formula contrattuale sin qui spesso percorsa dal club di Strada Torrebella nell’estate del 2023. Della serie: “Vinciamo insieme e resti qui”. Un concetto che probabilmente sarà stato proposto anche a uno dei prossimi arrivi, il francese Malcolm Edjouma: classe 1996, alto più di un metro e 90 centimetri, si è messo in luce con lo Steaua Bucarest e la per l’Italia ha rinunciato ai petroldollari degli Emirati Arabi. Nei piani del ds e di Mignani sarà la montagna di muscoli chiamata a sostituire gli strappi di Michael Folorunsho tra mediana e trequarti nel 4-3-1-2, che resta il modulo di riferimento.
Come l’anno scorso al Tardini di Parma, il Bari inaugurerà anche nella stagione 2023/24 il campionato di Serie B. Questa volta lo farà in casa, ospitando nella serata di venerdì 18 agosto il Palermo in un Derby del sud mai banale. Seconda tappa in trasferta contro la Cremonese sabato 26 agosto con finale di mese il 30 in casa contro il Cittadella. Il girone di andata si chiuderà a Genova sfidando la Sampdoria a Santo Stefano. Il finale di mese rivelerà invece l’avversario dell’ultimo turno di campionato, al momento coincidente con una X. In attesa di cancellare le incognite sul calendario, sarà tempo di allontanare quelle sul campo: è di lì che passa la ripartenza in rincorsa verso la Serie A.
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