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Bari, Giancaspro: “Colpo di mercato? Vedremo, manca ancora qualche pedina importante”

Il Bari ci riprova. Nuovo allenatore, nuovo direttore sportivo e nuovo presidente per i pugliesi che, tuttavia, non cambiano obiettivo, ritornare in serie A. Cosmo Giancaspro è convinto di aver messo insieme tutti i pezzi del puzzle nel migliore dei modi. Il Bari un affare? L’imprenditore pugliese non è d’accordo:

“Per il momento è solo un bel problema di tempo” – si legge nelle pagine del Corriere dello Sport – “Non è un affare, poiché ha comportato esborsi non indifferenti ed in particolare consistenti iniezioni di liquidità per la sottoscrizione del capitale sociale di 7,5 milioni di euro. Vedremo dove arriveremo. Ci sarà un Bari assolutamente competitivo. Starà a Stellone e ai suoi ragazzi tirar fuori le unghie per restare sempre ai primi posti. Sean Sogliano? E’ un manager eccezionale. Finalmente ho trovato qualcuno che lavora molte più ore al giorno di me, almeno in questo periodo. Una persona di estrema competenza, lealtà, trasparenza. Sono veramente più che soddisfatto della scelta effettuata”.

Capitolo mercato: “Penso che al massimo per fine agosto il Bari sarà al completo. Ci manca ancora qualche altra pedina importante, ma penso che la rosa abbia preso già forma. Colpo in attacco? C’è tutto il mese di agosto e fino alla fine del mercato può succedere di tutto. Martinho? Grande calciatore, un vero talento. Bravissimo Sogliano ad assicurarselo a parametro zero”. Giancaspro fissa anche gli obiettivi: “Vorrei un Bari capace di far divertire la gente ricevendo anche gli applausi della tifoseria avversaria anche per il fairpaly dei miei calciatori. Poi il risultato sportivo a volte dipende anche dalla sorte. Però il mio primo obiettivo è fare una squadra forte che giochi un bel calcio”.

Le principali avversarie? “Verona, Carpi e Frosinone sono sicuramente le squadre migliori sulla carta, ma abbiamo visto in passato che anche le neo promosse sulle ali dell’entusiasmo possono essere delle outsider. Ci sta, è successo”.

 

Francesco Caruso

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