Il Bari non verrà ceduto prima della scadenza del 2028. È questa la presa di posizione di Aurelio De Laurentiis, intervenuto in Senato. Ancora una volta il presidente del Napoli è tornato a parlare delle multiproprietà. Il momento, però, non è dei migliori: il Bari, infatti, sarà impegnato nella gara di ritorno dei playout contro la Ternana giovedì 23 maggio. La squadra di Federico Giampaolo è chiamata a vincere per non retrocedere in Lega Pro. Infuriato il sindaco Decaro: “Basta umiliazioni, ora venda”.
Intervenuto in Senato in occasione dell’audizione “Prospettive di riforma del calcio italiano”, Aurelio De Laurentiis ha ribadito: “Non ci è stata data la possibilità di avere due squadre di calcio in campionati diversi, cosa che dovrebbe essere possibile perché lo fa il City Group. Grazie a me questa cosa è stata limitata fino al 2028”.
Il presidente del Napoli ha poi parlato anche del futuro del Bari Calcio: “Una volta che la famiglia De Laurentiis si sarà stancata e se ne sarà probabilmente uscita di scena nel 2028, perché prima non se ne parla, se la legge non viene modificata sarà destinata a rimanere dov’è o a fallire”.
Non è la prima volta che il patron azzurro parla delle due società. A inizio febbraio, aveva già rilasciato alcune dichiarazioni che avevano fatto discutere, definendo il Bari una “seconda squadra” del Napoli. Parole poi corrette dal figlio Luigi, ma che hanno scatenato una dura contestazione dei tifosi biancorossi nelle settimane seguenti. Frasi e risultati negativi che, col tempo, si sono tradotti in attimi di tensione ed episodi di violenza (come quello ai danni del direttore sportivo Ciro Polito: l’accaduto).
Non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino di Bari, Antonio Decaro: “Talvolta le parole di Aurelio De Laurentiis sono così fuori tempo e fuori luogo che ci si chiede se a parlare sia lui o il suo imitatore Max Giusti”.
Continua il primo cittadino: “Alla vigilia di una partita che chiamare delicata è un eufemismo, ragiona evocando scenari futuri come il fallimento del Bari calcio o la condanna a rimanere in un campionato minore fino al 2028. Abbiamo chiesto, in passato, le scuse di Aurelio De Laurentiis. Questa volta non basteranno. Chiediamo alla Filmauro, qualunque sia l’esito della partita di domani, di intavolare serie trattative per la cessione del club. Noi baresi preferiamo un nuovo fallimento a tali umiliazioni da parte di un presidente che ha dimostrato di non amare questa squadra e questa città”. Si surriscalda ancora, dunque, il clima in quel di Bari in vista della sfida più importante della stagione, quella per la permanenza in Serie B contro la Ternana.
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