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Bari, parla De Laurentiis: “Non staremo sei anni in B a perdere soldi, nessuna preclusione su eventuale cessione”

“La garanzia è che non staremo sei anni in B a perdere soldi. Non parcheggiamo i nostri asset per non guadagnare. Al momento non sono arrivate richieste per l’acquisto del club. Nel caso coglieremo la migliore occasione e di certo non venderemo a sprovveduti”. A parlare è Luigi De Laurentiis, presidente del Bari, all’indomani della decisione del consiglio federale della Figc di estendere alla stagione 2028/29 il limite per l’esistenza delle multiproprietà nel calcio italiano. “I complotti viaggiano veloci attraverso i social. Ieri siamo tornati al momento in cui sono venuto qui per la prima volta – spiega il numero 1 del club biancorosso in occasione della presentazione delle nuove maglie da gioco – non vendo fumo. Gli investimenti li facciamo e continueremo a farli. Abbiamo la tranquillità di poter costruire un Bari più forte, aumentarne il valore, in modo che se dovessimo andare in A lo potremmo vendere eventualmente al miglior offerente e al miglior prezzo”. A precisa domanda su chi venderebbe in caso di A tra Bari e Napoli, la risposta è chiara: “Nessuna preclusione. Venderemmo al miglior offerente”.

 

(Foto Tess Lapedota)

 

“Dispiaciuto da reazioni piazza, noi abbiamo sempre investito”

De Laurentiis si è soffermato anche sulle reazioni della piazza: “Sui social il complotto schizza rapido e un pochino dispiace, spiacerebbe a tutti. Prima c’era una spada di Damocle su di noi, ora come gruppo possiamo fare strategie. Noi abbiamo investito come se la squadra fosse nostra per sempre. Lo spazio temporale di più anni ci permetterà di capire con calma cosa fare. Cercheremo di portare il Bari più in alto possibile e di guadagnarci, perché siamo imprenditori”. Sono oltre 4mila intanto gli abbonamenti staccati: Sarei felice di toccare i 10mila – ammette De Laurentiis – per avere una base forte. Abbiamo uno stadio sempre migliore, con un manto erboso di bellezza rara. Vederlo acceso ieri sera dall’esterno sembrava un parco a tema, dall’interno un impianto da Champions. Serve il pubblico per riempirlo di emozioni e a noi di trascinare la gente con i risultati. Non volevo alibi, si voleva la Sud aperta e lo abbiam fatto. I numeri però al momento in quel settore sono bassi Dopo il covid e il ritorno in B, oltre agli abbonamenti mi aspetto tante presenze allo stadio”.

(Foto Tess Lapedota)

“Presto arriverà un centravanti. Rinnovo Polito è una formalità”

Spazio anche al calciomercato: “Cerchiamo un centravanti che ci possa portare a giocare un campionato importante, non è facile perché la concorrenza è tanta e faremo un bell’investimento. Poi valuteremo tutte le opportunità, compreso un difensore centrale”. Il rinnovo del contratto del direttore sportivo Ciro Polito (oggi in scadenza nel 2023 con opzione di rinnovo fino al 2024) è invece “una formalità. Solo una questione di tempo non ci ha permesso di mettere nero su bianco, per impegni reciproci. È il nostro centravanti ed è confermatissimo, vogliamo lavorare insieme per più anni”. 

(Foto Tess Lapedota)

Nuove maglie: Di Cesare, Antenucci e Vicari testimonial

Commento anche sul nuovo kit da gioco, con la novità di un colletto in stile polo, tenendo i tratti caratterizzanti della città sullo sfondo delle divise da gioco. L’ispirazione è quella vintage, i testimonial selezionati per l’occasione sono stati Mirco Antenucci, Valerio Di Cesare e Francesco Vicari. Anelli di congiunzione tra presente e passato. La prima divisa, indossata da capitan Di Cesare, è bianca, con un colletto, stile polo, color rosso, come i bottoni e le finiture. Rosso il colore scelto per la seconda divisa da gioco, indossata da Antenucci, con tanto di effetto a scacchi sulla parte frontale, studiato. La novità è anche nella scelta del colore della terza maglia, indossata da Vicari, uno dei nuovi acquisti: è nera con il motivo delle basole della Basilica di San Nicola sullo sfondo. “Abbiamo maglie da Serie A – è la certezza di De Laurentiis – ci tenevo a mettere del mio nelle divise e in particolare il collo a polo. Volevo una maglia molto elegante e minimal, che rappresentasse al meglio la nostra piazza”.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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