Ricomincio dalla B. A 50 anni, Michele Mignani è pronto per una prima volta. Allenatore del Bari che torna nella serie cadetta dopo quattro stagioni. Emozioni raccontate in conferenza stampa nel giorno del raduno, con un rinnovo biennale del contratto in tasca: “Lo ha voluto fortemente il direttore sportivo Ciro Polito – sorride – come sempre devo ringraziare lui perché se sono qua è grazie a una sua intuizione. La sua volontà è stata rilevante per cercare di costruire un progetto che possa essere a lunga scadenza”.
Alle spalle c’è un campionato vinto, quello di Serie C, guidando la classifica dall’inizio alla fine. Mignani ha già voltato pagina. “Penso che la pressione vada vissuta sempre con serenità, è il mio approccio e non lo cambierò per la Serie B – spiega – so che devo studiare e migliorare ancora tanto. Non ho però grossi pensieri in questo senso”. Un concetto valido anche per l’organico: “Siamo ancora in costruzione come è normale che sia. Il percorso sarà lungo, stiamo lavorando per cercare di mettere su una squadra forte. Piano piano porteremo a casa quello che ci servirà e capiremo la nostra dimensione. La colonna portante della squadra rimarrà, questo non vuol dire che non ci possano essere cambiamenti nel corso dell’anno”.
I primi annunci in entrata intanto hanno riguardato rinforzi nel settore under: da Mehdi Dorval fino a Marco Bosisio e Elia Caprile. Due sono anche le conferme: Walid Cheddira, riscattato dal Parma, e Valerio Di Cesare, capitano blindato con un altro anno di contratto. “La questione anagrafica è imposta dal regolamento. Il direttore lavora su ragazzi giovani, di prospettiva. Faremo le nostre valutazioni e delle scelte in questo senso. Li abbiamo visti e seguiti con entusiamo. Caprile l’anno scorso ha fatto molto bene in C, il direttore è stato bravo a partire in anticipo e lavorare per portarlo qui. Siamo contenti, costruiamo qualcosa di solido portando giocatori di proprietà e prospettiva. Frattali ha fatto un lungo percorso a Bari dimostrando di essere un portiere super affidabile, quando c’è stato bisogno Polverino si è distinto. Andiamo a lavorare e vediamo come va”. Non ci saranno rivoluzioni ma le novità sono assicurate: “Fino a qualche anno fa bastava qualche piccolo ritocco per fare bene quando si viveva un salto di categoria, ora ho la sensazione che serva qualcosa in più. Il livello del campionato è cresciuto sempre più. Di Cesare? La valutazione che abbiamo fatto con il direttore riguarda il rendimento: Valerio ha meritato il rinnovo sul campo e farà parte della lista dei giocatori bandiera. Antenucci? Con lui e Di Cesare siamo i tre più anziani del gruppo, per me sono preziosi e ci confrontiamo spesso”.
La Coppa Italia partirà a fine luglio, il campionato a metà agosto. “Tutti conosciamo le difficoltà del mercato – aggiunge Mignani – sappiamo che ci vuole tempo e lo sa anche il direttore. Polito ha già dimostrato lo scorso anno tutte le sue abilità e conoscenze, con lui parlo come ho sempre fatto. Oggi riprendiamo, abbiamo 40 giorni per preparare la prima di campionato e siamo tutti felici di essere tornati qui a Bari. Questo è il nostro mestiere e c’è sempre voglia di farlo. Ho vissuto delle ferie belle sotto tanti aspetti e ne sono felice”. Competività resterà la parola d’ordine per il Bari: “L’anno scorso avevamo un obiettivo e l’abbiamo raggiunto. Quest’anno ci apprestiamo a vivere un campionato molto difficile, uno dei più competitivi di sempre, ma quando rappresenti il Bari devi esibire motivazione personale e professionale e vorremo arrivare il più in alto possibile. Difficile fissare ora gli obiettivi, noi siamo persone competitive e chi lo è deve cercare di esserlo ai massimi livelli. Per come conosco il presidente e il direttore, per loro essere competitivi vuol dire fare bene”.
A tre giorni dalla partenza per il ritiro di Roccaraso, in calendario il 7 luglio, sono 34 i giocatori in organico: “Partiranno tutti? Stiamo facendo delle valutazioni – risponde Mignani – ci sono dei giocatori che già conoscono benissimo il loro futuro. Però vogliamo rispettare prima di tutto le persone e dobbiamo mettergli a disposizione la possibilità di lavorare. Stiamo lavorando per allestire un calendario di amichevoli con un grado di difficoltà crescente, speriamo di farne almeno tre. Penso che tutti i giocatori abbiano seguito il programma di lavoro assegnato. Saranno sicuramente partite contro avversari competitivi”. La testa, però, è sempre alla prima volta in B da allenatore: “Come mi aspetto il campionato di B? Dico che dobbiamo riuscire a correre più degli altri, avere più fame degli altri e mettere sotto gli altri. Più gli avversari sono forti, più è stimolante affrontarli. Dipende sempre da quello che dai e come ti poni. I cavalli non si vedono all’inizio della corsa ma durante“.
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