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Bari, Colantuono abbraccia Floro Flores e lancia la rincorsa: “Dal 2017 voglio qualcosa in più, a partire da Cittadella”

Risposte. Alla ‘prima’ del 2017, che domani pomeriggio vedrà il Bari ospite del Cittadella sul terreno del “Tombolato” per inaugurare il girone di ritorno, Stefano Colantuono chiede questo. “Abbiamo lavorato bene, intensamente e il gruppo è ancora più solido” spiega l’allenatore biancorosso, che guarda ai regali di Natale arrivati con qualche giorno di ritardo in rosa. Morleo, Parigini, Macek e ieri sera un nome che ha fatto sobbalzare i cuori dei tifosi come Floro Flores. Questo il poker calato sin qui sul mercato di riparazione dal Bari: “Sono acquisti che ci hanno arricchito. Morleo è esperto, Parigini ha ritmo e voglia: si esprime bene nel 4-3-3 ma può fare anche il 4-4-2 e il 4-2-3-1. Macek è un’intuizione di Sogliano. Hanno tutti e tre buone possibilità di partire titolari domani“. Per Floro Flores, già incrociato 12 anni fa a Perugia, Colantuono apre una parentesi a parte: “E’ un profilo che non si discute, compatibile con tutti. Ha sempre giocato in serie A e ha sempre fatto bene: ora però non ci aspettiamo tutto e subito dai nuovi arrivati. Diamogli un pò di tempo: solitamente chi si sposta a gennaio stava trovando poco spazio nei club di appartenenza“. Numero 33 sulle spalle, l’attaccante ex Chievo sarà già a disposizione domani pomeriggio: “L’ho visto solo stamattina perchè è arrivato a notte inoltrata. E’ convocato, l’ho visto pronto e viene con noi. Partirà dalla panchina. Il tandem con Maniero? Sono curioso, lo vedremo più avanti” sorride Colantuono.

13 punti in 8 partite sulla panchina biancorossa, ma all’allenatore romano manca la vittoria in trasferta: “Abbiamo imparato a prendere pochi gol e a reagire all’emergenza: è vero che dobbiamo migliorare dal punto di vista offensivo. In B, però, è raro creare 10 occasioni da gol a partita. A Verona abbiamo creato tanto ma non abbiamo capitalizzato. Più responsabilità per questi acquisti? Sono responsabilizzato dal 7 novembre alle 14, quando ha avuto il via la mia avventura su questa panchina. E soprattutto, ringrazio chi c’è stato sin qui, sono stati tutti dei professionisti impeccabili“. Niente calcoli, assicura, ma il Frosinone secondo resta nel mirino, pur distante nove punti: “C’è una vita davanti, 21 partite sono tantissime“. A partire dal Cittadella, dove il Bari arriva con qualche assenza. Moras, Doumbia e Ivan out, Tonucci squalificato, recupera Sabelli. A casa resterà chi ha già le valigie in mano, come Valiani, che ha trovato l’accordo con il Livorno. Chi sarà in lista, invece, non dovrà far caso alle sirene di mercato: “Ci sono e valgono per tutti, ma io dico: fino a che si è qui, bisogna farsi il mazzo per il Bari“. Di fronte un avversario che all’esordio stagionale ha già fatto male al Bari, espugnando il “San Nicola” per 2-1. “Ma questo conta poco-spiega Colantuono-all’andata non c’ero e per me ogni avversario ha lo stesso valore. Di certo il Cittadella non è una sorpresa, almeno per me: è vero che occupa stabilmente le zone alte, ma è figlio di un progetto“. Parole al miele per Venturato, avversario domani sulla panchina veneta: “L’ho conosciuto al corso di Coverciano, non è una sorpresa: è molto preparato e sa aggiornarsi bene. Come il loro direttore sportivo Marchetti, capace sempre di scovare profili interessanti. Sarà una partita molto difficile, ma abbiamo i mezzi per fare bene anche contro una delle migliori realtà di questo campionato“.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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