Circa 3000 chilometri. Sono quelli che separano lo stadio Vigorito di Benevento e Casablanca, sede della Federcalcio del Marocco. Li ha percorsi virtualmente segnando un calcio di rigore Walid Cheddira.
L’attaccante del Bari, preconvocato dal ct marocchino Hoalid Regragui per i Mondiali di Qatar, ha interrotto un digiuno – personale e di squadra – che perdurava dall’8 ottobre. Allora si era procurato e aveva segnato il calcio di rigore della vittoria sul campo del Venezia. Questa volta il centro dagli 11 metri realizzato a Benevento – assegnato con il Var per un tocco di braccio di Letizia su cross di Dorval – è valso un pareggio in risposta al vantaggio campano con Improta.
Per Cheddira però quel rigore realizzato (non senza brividi, con il portiere avversario Paleari che aveva intuito la traiettoria) vale più di un punto. Rappresenta un messaggio chiaro a Regragui all’alba della settimana che porterà alla definizione della lista dei convocati che sfideranno nella fase a gironi Croazia, Belgio e Canada.
E non è certo un messaggio isolato. Già, perché questo 24enne nato a Loreto e con passaporto marocchino è già a 14 centri in stagione. Nessuno ha segnato come lui nel calcio italiano 2022/23. Cinque di queste reti erano già a referto al 7 agosto: merito della doppietta di Coppa al Padova e del tris nel turno successivo a Verona. Se a Parma si era “limitato” a servire un assist a Folorunsho e procurarsi un calcio di rigore, aveva poi segnato contro Palermo, Perugia, Spal, Cosenza, Cagliari, Brescia e Venezia. Ora sull’ottovolante di “vittime” di Walo in campionato c’è anche il Benevento. Per un gol che Cheddira, che fino a sei mesi fa non era mai andato oltre la C, potrebbe ricordare a lungo. Potrebbe essere l’ultimo prima della chiamata sognata da una vita.
Il Bari interrompe intanto il digiuno da gol (dopo 444′) ma non quello da vittorie, assenti dall’8 ottobre. “La prova non è stata brillante – evidenzia Mignani al fischio finale – La prima mezz’ora è stata positiva, con noi in gestione e padroni del campo. Purtroppo abbiamo fatto fatica a innescare gli attaccanti. Dopo, subito il gol abbiamo reagito, seppur in maniera disordinata, ma trovando il pareggio. C’è stata frenesia, figlia probabilmente dello sforzo mentale effettuato per arrivare all’1-1“.
Ottava partita consecutiva senza successi per il Benevento, che ha chiuso anche in 10 per l’espulsione di Pastina: “I ragazzi fanno sempre il loro dovere, provano sempre a vincere. Dispiace perché andiamo a casa con un solo punto – il commento di Fabio Cannavaro – vista la qualità del gioco, avremmo meritato di più“. E nel prossimo turno sarà incrocio con la Spal di Daniele De Rossi. “Ormai facciamo gli allenatori, il 2006 è una esperienza che torneremo dentro di noi per sempre. Ci sfideremo da avversari, dopo la partita torneremo ad abbracciarci“.
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