A 21 anni e mezzo, Elia Caprile si sta distinguendo come uno dei portieri più in forma del campionato di Serie B. Le sue prestazioni con il Bari gli sono valse gli interessi degli operatori di calciomercato e la convocazione nell’Under 21 azzurra. Temi toccati in collegamento nello speciale B-Side in onda su Sky Sport 24. Dove il portiere cresciuto nel Chievo e passato anche dal Leeds di Marcelo Bielsa ha fatto professione di umiltà: “Non mi sento il miglior portiere della B. Per me il migliore è Turati, che è primo in classifica con merito ed è davvero forte . L’altro gran portiere è Poluzzi del Südtirol“.
Riconoscimenti per colleghi più esperti, con un idolo incrociato invece qualche settimana fa: Gigi Buffon. “Quando giocavo nella mia squadra di quartiere usavo la sua maglia – ricorda con emozione – bianca con una manica verde e una rossa. Ne ho una di quando avevo sei anni, era della Nazionale. Quando l’ho incontrato mi ha fatto i complimenti per la stagione che sto facendo e mi ha detto che mi aveva visto in Verona-Bari in Coppa e quando siamo stati al Tardini da avversari. Temevo potesse smettere prima di poterlo incrociare da avversario invece il sogno di affrontarlo si è realizzato“.
A Bari Caprile sta vivendo la sua prima stagione in B dopo una gavetta passata per l’Inghilterra (“Mi ha fatto crescere tanto dal punto di vista personale e professionale. I miei genitori sono venuti a trovarmi due sole volte in un anno e mezzo a causa del lockdown – racconta – poi essere allenati da un mostro sacro come Bielsa mi ha permesso di apprendere metodi nuovi“). Merito della fiducia ricevuta in estate dal club e dal direttore sportivo Ciro Polito: “Hanno creduto in me, sono stato fortunato in questo. Oggi rispetto a inizio stagione mi sento ancora più consapevole dei miei mezzi. Credo di aver dimostrato in primis a me stesso e poi anche agli altri che posso stare in questa categoria“. Tra gli avversari si dice “impressionato da Brunori, con il quale ho fatto lo stage con Mancini in Nazionale, e Coda“. E a proposito di attaccanti, in squadra a Bari c’è quello che in B ha fatto il maggior numero di gol: Cheddira. “In allenamento con Walid giochiamo contro – rivela Caprile – così siamo entrambi spronati a fare del nostro meglio“.
Obiettivi e ambizione: due vocaboli che fanno parte del bagaglio di Elia. Sia sul piano personale (“Voglio lavorare sodo e vedere dove mi fa arrivare il lavoro, non ho un un punto di arrivo predefinito, ci sono ancora tante cose che devo scoprire e in cui devo migliorare“) e di squadra: “Mancano pochi punti alla salvezza, era l’obiettivo iniziale, poi tutto quello che verrà in più sarà guadagnato. Sappiamo di giocare in una grande piazza che ci spinge e carica tanto“. A proposito di Bari, Elia rivela anche il gadget più richiesto dai tifosi: “Diciamo che chiedere una maglia a noi calciatori sta diventando un meme quest’anno, allo stadio siamo pieni di cartelloni dei tifosi che ci chiedono magliette. Qui sto benissimo, i tifosi mi fanno stare bene“. Tra la maglie che vorrebbe vestire c’è l’Azzurro della “Nazionale maggiore. Sono arrivato in Under 21 da outsider, senza aver mai fatto altri step nelle rappresentative giovanili azzurre prima. Giocare con la Nazionale maggiore è il sogno e l’ambizione di ogni calciatore che gioca per l’Italia, voglio coltivarlo“.
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