Pescara non è una tappa qualunque per chi in riva all’Adriatico è nato, cresciuto da calciatore e capitano e si prepara a tornarci da allenatore. Tempo di vigilia di campionato, ma anche di amarcord per l’allenatore del Bari Andrea Camplone in conferenza pre-partita: “Non può essere una partita come le altre: è la mia città e ci ho giocato 10 anni, vestendo anche la fascia di capitano. Li ho già affrontati l’anno scorso con il Perugia e ho provato sensazioni particolari”. Nessuna paura che Pescara gli faccia…la festa: “So che stanno caricando molto l’ambiente, è una partita importante anche per loro e arrivano dal 4-0 di Perugia. Oddo ha lavorato bene sulla mentalità dei calciatori, ma dovremo essere bravi noi a sbagliare il meno possibile”.
Pescara fuori casa, Crotone in casa e trasferta ad Avellino. Trittico terribile alle porte per Di Cesare e compagni: “Non è però una partita crocevia per la stagione, noi abbiamo l’obbligo di fare la partita e dare continuità ai quattro punti fatti tra Spezia e Vicenza. Non è una partita da dentro e fuori. La classifica? E’ giusta ma al tempo stesso molto corta in questo momento, nel calcio raccogli quello che semini, come nella vita. Il Bari è quarto ed evidentemente è giusto che ora sia lì. Un domani, vedremo…”
Pescara terzo con 43 punti, Bari quarto a quota 39. All’Adriatico sarà incrocio tra due dei migliori organici della cadetteria, con il sogno di poter ancora competere con le gazzelle Cagliari e Crotone: “Loro giocano con il 4-3-1-2 o il 4-3-2-1-aggiunge Camplone-abbiamo lavorato per azionare le catene in fascia, studiando soluzioni per azionare al meglio Maniero (altro ex della sfida, 12 reti a Pescara nella scorsa stagione). Affrontiamo una formazione che gioca un grande calcio e si trova in un ottimo momento di forma: hanno un collettivo importante e affamato, sarà una partita estremamente complicata”.
Inevitabile parlare di calciomercato, tra nuovi arrivati e messaggi chiari ai partenti: “In entrata puntiamo a fare qualcosa ancora in difesa, ma abbiamo idee chiare”. Cissokho non parte con il gruppo e non sarà della partita: Dezi invece è in forma partita e farà parte dei convocati per Pescara. Non sto pensando però a impiegarlo titolare, può subentrare”. Donati e Romizi sembrano invece fuori dai piani tecnici di Camplone, anche se l’allenatore biancorosso non fa nomi: “I calciatori sanno chi fa parte del progetto e chi no: credo che tutti abbiano richieste più o meno importanti, sta a loro decidere. Sanno però che se restano a Bari rischiano di restare ai margini per sei mesi, abbiamo scelte numeriche da fare e non posso avere 30 calciatori in organico. Sansone? Mi auguro possa essere il nostro acquisto di gennaio: ha un nome e un passato importante. Il presente dice altre cose, e ora sta a lui applicarsi con impegno, dobbiamo essere 11 gladiatori sul rettangolo di gioco. Lui è forte e ha manifestato la voglia di restare a Bari, ma la domanda da farsi è: vive di passato o di presente? Noi abbiamo una rimonta da fare e non posso fare le formazioni sulla base degli almanacchi. Stiamo facendo di tutto per recuperare Sansone, la tribuna di sabato contro il Vicenza era un messaggio per lui: ora attendiamo risposte sul campo”.
20 i convocati per la trasferta abruzzese: out Romizi, Donati, Petropoulos, Gentsoglou e Del Grosso. In campo, certo il ritorno di Valiani tra i titolari dopo il turno di squalifica, con l’arretramento di Di Noia in difesa a sinistra e il ballottaggio tra Contini e Rada al centro della retroguardia. Quasi certo il rientro di De Luca accanto a Maniero e Rosina nel tridente offensivo.
LUCA GUERRA