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Bari, basta Floriano per la festa: 1-0 al Città di Messina, è sempre più vetta

Brienza imbuca, Simeri assiste, Floriano realizza. Al Bari basta il minimo sindacale per avere la meglio sul Città di Messina nell’incrocio più curioso di giornata nel girone I di serie D. Di fronte due squadre che otto anni fa vivevano agli antipodi: il Città di Messina viveva i giorni della sua fondazione, i pugliesi stupivano la Serie A contro ogni aspettativa.

Oggi la loro realtà è la serie D, e a decidere la partita del San Nicola, valevole per la nona giornata del girone I, è stato il numero 7 del gruppo di Cornacchini. Che al 33′ del primo tempo ha raccolto un assist docile da sinistra di Simeri e ha superato con il più facile dei tap-in Paterniti. “L’azione del gol è stata davvero spettacolare – sorride – dedico la rete a chi gioca meno, i nostri compagni di squadra sono fondamentali”.

1-0, vetta sempre più solida con 23 punti, quarta rete stagionale a aggancio all’assist-man in vetta alla speciale classifica cannonieri di squadra: “Ma a questo non ci facciamo caso” spiega l’autore della rete decisiva. Che ha esultato al solito modo: le mani che roteano intorno agli occhi. Cos’ha nel mirino? “Non lo svelo ora, lo dirò a fine stagione“.

L’obiettivo, certamente, è la promozione con il Bari: “Oggi era importante vincere – le parole di Floriano – magari nel secondo tempo non abbiamo brillato tanto, però abbiamo concesso davvero poco. Era difficile superare la loro difesa, magari noi siamo stati meno brillanti del solito ma loro si chiudevano bene”.

Il calendario ora prevede la trasferta di Castrovillari in calendario mercoledì pomeriggio. Nella cooperativa del gol del Bari (21 reti sin qui) Floriano e Simeri sono tra i protagonisti principali, mentre a referto manca ancora Brienza, oggi salutato con una standing ovation all’uscita dal campo: “Un po’ lo prendiamo in giro – scherza Floriano -, ma non ci interessa chi segna. Ciccio è un grande”. Parola di RF7, come più di qualcuno a Bari ormai lo ha soprannominato.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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