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​Bari, 103 giorni dopo ancora ‘gol’: 3-0 al Messina nella prima in D

Un urlo semplice, quanto atteso: “Gol”. Quanto di più naturale per chi ama il calcio. I tifosi del Bari lo hanno atteso per 103 giorni: tanti ne sono passati dal pomeriggio di Cittadella a quello di Messina. Dai preliminari playoff di Serie B alla prima giornata del girone I di serie D il passo non è stato breve, anzi.

Bari è passato per l’onta del fallimento, la mancata iscrizione in Serie B e la rinascita targata Aurelio e Luigi De Laurentiis. Fino alla consapevolezza di dover ripartire dalla Serie D a 54 anni dall’ultima volta, lentamente metabolizzata nel corso di un’estate interminabile.

Oggi il gruppo di Giovanni Cornacchini è sceso in campo nella prima prova ufficiale della stagione dopo una preparazione vissuta a porte chiuse tra Roma e la Puglia. Di fronte un’altra nobile decaduta come il Messina. Sugli spalti quasi 600 tifosi biancorossi, che hanno percorso 500 chilometri per raccontare un amore che va oltre la categoria.

Come nella scorsa stagione in serie B, quando la società era ancora l’Fc Bari e l’avversario era il Cesena – ma al San Nicola – è finita 3-0. “Abbiamo dimostrato di che pasta siamo fatti, quando c’è la tecnica puoi far passare in secondo piano anche una condizione fisica da migliorare” per dirla con le parole di capitan Luca Cacioli, uno che di promozioni in C ne ha già conquistate 7.

Quell’urlo tanto atteso ha esorcizzato mesi difficili, forse come non mai nella storia recente di un club passato dall’era Matarrese al quadriennio di (poche) gioie e (tanti) dolori targato prima Paparesta e poi Giancaspro.

“Gol”: lo hanno urlato i 600 baresi sugli spalti alle 15.21, quando Roberto Floriano – uno dei nomi extralusso in una rosa che sembra aver poco a che fare con la categoria – ha battuto il portiere avversario raccogliendo la respinta di Ragone sul tiro di Simeri. Risultato mai in discussione, nonostante l’assenza nel Baridi un “certo” Ciccio Brienza.

Lo stesso Simeri (“Questo gol è per la gente di Bari, che per il calcio ha sofferto tanto in estate” ha spiegato a fine partita) si è messo in proprio al 46′ con un bolide di destro dal limite dell’area. A certificare il risultato il tris di Pozzebon su rigore al minuto 77: proprio l’esultanza polemica dell’attaccante romano verso il pubblico di Messina, sua ex squadra, ha rischiato di macchiare il pomeriggio, con attimi di tensione al momento dell’uscita dal campo della squadra pugliese per la reazione della tifoseria siciliana con conseguente lancio di oggetti a bordo campo. Ma quel che resta negli occhi di questo pomeriggio è soprattutto quella marea biancorossa che ha invaso la Sicilia, muovendosi su auto e traghetti per dimostrare all’Italia che Bari c’è. Oltre la categoria e oltre un’estate da cancellare, per assistere a una vittoria festeggiata su Instagram anche dal presidente Luigi De Laurentiis. Da Floriano Ludwig, storico fondatore del club 110 anni fa, a Roberto Floriano. Il Bari rinasce così.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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