Nel primo tempo barcollava, Luis Suarez, quasi fosse pronto ad alzare bandiera bianca. Barça sotto, di fisico e morale. Poi l’intervallo e 45′ di musica nuova, sufficienti ad affondare il Real Madrid. O forse no. A ri-cambiarla, alla fine, è stato il solito Sergio Ramos. Puntualissimo, allo scadere. Un Clasico a due volti aveva restituito ai blaugrana la possibilità di riaprire la Liga, ma solo fino al 90′: rimandati a -5 dalla testata del centrale blanco. Non è bastato il morso del Pistolero, ancora decisivo in un 2016 dai numeri spaventosi: 34 gol e 16 assist. Real attonito, quasi spiazzato dopo aver fatto da padrone per tutto il primo tempo. Poi rinsavito, grazie ai 10 minuti finali di luce. Ronaldo (oggi non sufficiente) ci era andato vicino, Ramos ha giustiziato. E Luis Enrique si è arreso, proprio quando pensava di averla fatta franca. Non è bastato Suarez a spezzare il cuore di Zizou, il Real è ancora in fuga, capace di reagire in un Clasico a due volti.
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