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Barcellona in Europa League dopo 17 anni: le analogie con il passato

Il Barcellona del neoallenatore Xavi torna, per la prima volta dopo 17 anni, in Europa League. Decisiva la sconfitta per 3-0 in casa del Bayern Monaco e la contemporanea vittoria del Benfica sulla Dinamo Kyev nella serata di ieri. Un risultato che non lascia spazio ad interpretazioni sul momento storico del Barça e che lo condonna a disputare una competizione a cui non era più abituato.  

L’inizio di un ciclo vincente

Per trovare l’ultima partecipazione blaugrana all’Europa League (all’ora conosciuta ancora Coppa Uefa), bisogna tornare alla stagione 2003-04. Il Barcellona aveva chiuso il campionato precedente al sesto posto, ritrovandosi così ad essere una delle favorite per la vittoria della Coppa Uefa l’anno successivo.  

La squadra era all’inizio di un nuovo ciclo vincente che si sarebbe concluso, nel 2006, con la vittoria della Champions League. In panchina sedeva Frank Rijkaard, che aveva preso il posto di Louis Van Gaal dopo il disastroso sesto posto dell’anno precedente. Quell’estate i blaugrana avevano anche deciso di dire addio al loro numero 10 Juan Romàn Riquelme per far posto a Ronaldinho, appena arrivato dal PSG. Con questa maglia il brasiliano si imporrà come il giocatore più forte del mondo, vicendo anche il Pallone d’Oro nel 2005.   

Il resto della squadra era composta dal futuro capitano Carles Puyol, dal dicianovenne Andrès Iniesta e proprio dallo stesso Xavi Hernandez. Inoltre, Victor Valdes era alla prima stagione da titolare tra i bali del Barça. La rosa era anche piena di vecchie conoscenze del calcio italiano come Edgar Davids (appena arrivato dalla Juve), Luis Enrique, il messicano Rafa Marquez, Patrick Kluivert, Thiago Motta e Ricardo Quaresma. Un gruppo di giocatori che terminò la stagione con un secondo posto in Liga, dietro al Valencia di Rafa Benitez.  

La campagna europea di quel Barcellona

In Coppa Uefa le cose non andarono come previsto. Il Barcellona, arrivato a sopresa in questa competizione, era dato come la grande favorita del torneo. Con una formula che non prevedeva ancora i gironi, il Barça superò senza problemi primo e secondo turno, elimando rispettivamente gli slovacchi del Puckov e i greci del Panionios. Ai sedicesimi si imposero, con una doppia vittoria, anche sui danesi del Brondby.  

La sorpresa arrivò però agli ottavi di finale contro il Celtic. In Scozia i padroni di casa vinsero per 1-0 con la rete di Alan Thompson. Nella partita di ritorno al Camp Nou il Barcellona non andò oltre lo 0-0, dovendo così dire addio prematuramente alla Coppa Uefa. Xavi spera che questa volta le cose vadano diversamente e che soprattutto questa sia la stagione di svolta, come fu per quel Barcellona, per tornare ad essere grandi sia in patria che in Europa. 

 

 

Redazione

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