Il Barcellona cambierà la sua “casa” per un po’. La squadra di Xavi sarà a lasciare il Camp Nou, che subirà dei lavori di ristrutturazione per poter essere utilizzabile in seguito. L’annuncio è arrivato sul sito ufficiale della stessa società blaugrana, che ha ricordato la data degli inizi dei lavori e del conseguente “trasloco” dal Camp Nou.
Il Barcellona lascia il Camp Nou. Ma solo per una stagione. L’iniziativa di riammodernamento dello stadio, centro dell’ampio progetto “Espai Barça“, incombe, in quanto partirà dal prossimo giugno. Questa decisione è arrivata grazie al benestare del comune di Barcellona, che consentirà alla società azulgrana di poter cominciare a ritoccare uno stadio, ancora utilizzabile nella stagione 2022-2023.
Al termine della prossima annata, il Barcellona sarà costretto a disputare tutti i suoi impegni all’Olimpico di Montjuic, che, in passato ha ospitato l’Espanyol dal 1997 fino al 2009. Questo cambiamento temporaneo avverrà nell’annata 2023-2024. Il Camp Nou potrà tornare ad ospitare nuovi match a partire dalla stagione 2024-2025, ma solo a metà della capienza disponibile, in quanto i lavori continueranno ad avere seguito.
Il Barcellona ha comunicato l’inizio di questi lavori attravero il proprio sito ufficiale. Di seguito, riportiamo parte del testo:
“I lavori di ristrutturazione del Camp Nou, epicentro del progetto Espai Barça, inizieranno a giugno, non appena la stagione calcistica sarà terminata, e in conformità con la concessione edilizia, approvata questa mattina. I lavori si concentreranno sul primo e secondo livello, sugli aspetti tecnologici, sui dintorni dello stadio e sull’urbanizzazione esterna. I suddetti lavori verranno eseguiti durante la stagione 2022/23 mentre i membri e gli altri tifosi potranno assistere alle partite normalmente. Nella stagione 2023/24, la maggior parte del lavoro sarebbe proseguita tutto l’anno, quindi la squadra giocherà al Montjuïc. Nella stagione 2024/25 i lavori proseguiranno al Camp Nou, ma si potranno giocare anche partite, seppur con una capienza ridotta di circa il 50%“.
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