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Barcellona, Bartomeu: “Volete Messi? Lasciate perdere”

A pochi giorni dalla sfida di Champions League tra il suo Barcellona e l’Arsenal, il presidente blaugrana  Josep Maria Bartomeu ha rilasciato una lunga intervista al Daily Mirror. Il numero uno del Barcellona si è soffermato a lungo a parlare dei campioni blaugrana, stoppando sul nascere qualsiasi tipo di speculazione di mercato:

“Vedremo cosa succederà nel prossimo mercato. Noi siamo tranquilli perché sappiamo che i nostri giocatori sono molto felici nel club e nella città. Si godono la loro professione dentro e fuori dal campo. Sono davvero un grande gruppo. Quindi siamo sicuri che i giocatori non si muoveranno. Per esempio, – ha continuato Bartomeu – Leo Messi ha recentemente dichiarato che il Barcellona sarà l’unico club europeo con il quale giocherà in Europa. Quindi, se qualcuno è interessato a Messi, lasciasse perdere. Lo ha detto lui, non io”

Che il Barcellona paghi bene i suoi campioni è risaputo, ma allo stesso modo ci sarà sempre qualche club estero pronto a fare follie per accaparrarsi i vari Messi, Neymar e Suarez. Da questo punto di vista il presidente blaugrana è tranquillo e per nulla preoccupato dai rumors degli ultimi tempi, soprattutto inglesi, dopo l’ufficializzazione di Guardiola sulla panchina del Manchester City: “”Sappiamo che Messi potrebbe fare più soldi in altre squadre, ma anche Neymar, Busquets, Gerard Pique e Luis Suarez. Solo per fare un esempio, Neymar quando è venuto al Barcellona, aveva avuto offerte economicamente migliori rispetto al Barcellona. Lo stesso Suarez. Ma tutti hanno deciso di venire da noi, sia perché siamo una grande squadra, ma soprattutto perché il Barcellona “mes que un club”.

Ovviamente questa aura leggendaria che circonda il Barcellona ha portato in Catalogna diversi campioni nel corso degli anni, ma come sottolineato dallo stesso Bartomeu non si era ancora mai visto un tridente offensivo come quello formato dalla ormai famosa “MSN”: “Credo che nella storia del club, o meglio, nella storia del calcio, nessuno mai era stato in grado di formare un tridente di qualità come quello formato da Messi, Neymar e Luis Suarez .”

Quello che è sotto gli occhi di tutti è la gioia con la quale tutti questi campioni giocano insieme. Una felicità figlia di una mentalità radicata nel Barcellona: “ Quello che ci piace di nostri giocatori è che non  guardano al loro successo individuale, ma guardano al successo della squadra. E sicuramente non è una cosa che accade in tutte le squadre d’Europa. Sono stato nel “board” del Barcellona con Rijkaard, Guardiola, Vilanova, Tata Martino e ora con Luis Enrique e vi posso assicurare che è la prima volta che vedo uno spogliatoio così unito. Sono un blocco unico, un vero gruppo. Dentro uno spogliatoio ci sono sempre due o tre gruppi, ma in questa squadra sono davvero solo un gruppo.”

Il presidente ha parlato anche dei rinnovi delle stelle blaugrana. Perché va bene essere felici nel giocare con il Barcellona e vincere tutti assieme, ma nel calcio di oggi la parte economica gioca comunque un ruolo fondamentale: “Diciamo che stiamo discutendo con tutti per rinnovare o estendere i contratti esistenti. Al momento non vedo nessuno dei nostri giocatori che possa lasciare il club la prossima estate. Da presidente non posso dire nulla, ma come membro di il consiglio posso assicurare che ci sono persone responsabili che si stanno occupando di questo. Sappiamo bene cosa è meglio per il nostro club. Quando faremo qualcosa ovviamente lo annunceremo.”

Infine Bartomeu ha parlato anche del futuro in Premier di Pep Guardiola, colonna portante del Barcellona sia da giocatore che da allenatore: “Quando Pep era qui ha aiutato a crescere il nostro club e insieme a lui abbiamo vinto tantissimi trofei. E quando dico Pep, dico sempre Pep e Tito Vilanova, perché Tito era molto importante per Pep. Insieme erano  erano un squadra fantastica. Sicuramente Pep ha portato nel Barcellona la sua grandissima conoscenza del calcio e con noi ha avuto molto successo . Questo club sarà sempre grato a lui. Ora affronterà una nuova avventura al Manchester City, un’avventura diversa dal Barcellona.Sono sicuro che darà alla città e al club l’esperienza che ha costruito qui al Barcellona”

Gianluca Di Marzio

Ci ho messo più di trent'anni per tornare dove sono nato. Non conoscevo le strade, non sapevo a memoria le vie, ricordavo solo il nome della clinica -Villa Stabia- dove mia madre mi aveva dato alla luce. Più di trent'anni sì, non proprio un figlio modello per la mia città, Castellammare di Stabia, una trentina di chilometri da Napoli. Lì sono nato il 28 marzo del 1974, sono Ariete per gli amanti dei segni zodiacali, non chiedetemi l'ora e comunque non sono un fanatico degli ascendenti.

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