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Barcellona, Bartomeu: “Mai pensato alle dimissioni per il caso Messi”

La Juventus troverà un Barcellona già in crisi. Mercoledì, allo Stadium, la squadra di Pirlo affronterà quella di Koeman nella seconda giornata del girone di Champions. I catalani sono reduci dal brutto ko nel Clasico contro il Real e in campionato hanno vinto solo due volte in cinque giornate, motivo per cui si trovano al dodicesimo posto in classifica. Alle difficoltà in campo si aggiungono quelle societarie, con Josep Maria Bartomeu chiamato alle dimissioni da 20mila soci: "Non ho paura di essere il primo presidente espulso nella storia del Barça. Dal 2010 abbiamo vinto 22 titoli, è la media migliore dell’ultimo decennio. Non abbiamo vinto trofei solo nell' ultima stagione”, le sue parole in conferenza.

 

"Mai pensato alle dimissioni per Messi"

Il discorso è poi scivolato su Messi, protagonista di una lotta serrata con il club la scorsa estate: "Capisco che fosse arrabbiato, ma non abbiamo potuto lasciarlo andare perché è la chiave del progetto e speriamo che nei prossimi giorni dirà che vuole restare e rinnovare – ha continuato Bartomeu – a causa sua non mi è mai passato per la mente di dimettermi. Il progetto è molto interessante con giovani e veterani, come Leo. Penso che con lui vinceremo un titolo in questa stagione". E sulla famosa clausola con cui l'argentino avrebbe voluto liberarsi: "C'era una scadenza per annunciare se avrebbe continuato o meno. Ha preso la sua decisione ed eccolo qui. Vogliamo tutti che si ritiri al Barça".

Fiducia a Koeman. E su Piquè…

Il presidente ha poi voluto ribadire la sua totale fiducia a Koeman nonostante un inizio di campionato difficile: "La sua personalità e le sue decisioni stanno già lasciando il segno. È fermamente impegnato nel rinnovamento di cui la squadra aveva bisogno. Deve dare priorità alla squadra, al di là dei nomi e dell'età di chi la compone. I suoi successi saranno quelli di tutti noi".

Chiosa su Piquè, che non aveva usato parole dolci nei suoi confronti: "Lo amiamo, ma non è vero – come lui ha detto – che il club spenderà soldi per criticare i giocatori sui social media. Sono molto contento che abbia rinnovato e adattato il suo stipendio alle entrate della società. Non discuterò con i giocatori in pubblico, solo in privato. Hanno le porte aperte e ogni tanto vado pure a casa loro".

 

Redazione

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