Mario Balotelli ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, pubblicata nell’edizione cartacea di oggi. L’attaccante trentaduenne, che oggi lotta per la salvezza del Sion, in Svizzera, ha parlato della sua carriera, della nazionale e anche dell’Inter, che fra due settimane affronterà il Manchester City in finale di Champions.
“Chi è il miglior attaccante al mondo? I numeri dicono Haaland, ma per me è una questione di gusti. Osimhen, per esempio, è speciale“, commenta Balotelli. Che aggiunge: “Mi sento legato alla città di Napoli, ho gioito per lo scudetto“.
Venendo al tema nazionale, Balotelli ha qualche rimpianto: “Aspettavo una chiamata di Mancini per la sfida contro la Macedonia, e non so cosa sia successo. Ma il mio amore per la maglia azzurra è intatto, i rapporti personali sono una cosa diversa”. Dunque il commento sugli attaccanti attualmente nella rosa di Mancini: “Immobile e Scamacca? Buoni giocatori, ma per vincere serve qualcosina in più“.
Balotelli interviene quindi sulla finale di Istanbul: “L’esperienza mi dice che arrivare sfavoriti in una partita secca come questa è un vantaggio. Guardiola pratica un bel calcio ma anche quello di Inzaghi è efficace“. Infine sul rapporto con Dzeko e sulla Serie A: “A Manchester fra me ed Edin c’era un feeling incredibile. La Serie A viene snobbata, ma i fatti dicono che le nostre squadre si fanno valere“.
L’INTERVISTA COMPLETA SULLA GAZZETTA DELLO SPORT DEL 27 MAGGIO
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