È una delle rivelazioni più importanti nel campionato in corso di Serie A e in poco tempo è diventato uno dei prospetti più importanti del calcio italiano. Tommaso Baldanzi nella scorsa settimana ha ricevuto la prima chiamata dalla Naziona Under-21 ed è intervenuto così ai microfoni della Figc. “Non ricordo il Mondiale del 2006 perché ero troppo piccolo. Tutti noi, però, abbiamo il sogno di riportare l’Italia dove merita. I momenti negativi ci sono, nel calcio e nella vita: l’importante è non smettere mai di lavorare, di crederci e di sognare. Per me essere calciatore è sempre stato un sogno che però non ho ancora realizzato: la strada è lunga“.
Dall’azzurro Empoli all’azzurro Italia. “C’è qualcosa di speciale lì. L’Empoli è una grande società, che mi ha accolto quando avevo otto anni e mi ha fatto crescere. Sarò sempre grato a ogni persona con cui sto condividendo questo percorso“.
Il momento è tra i migliori per il trequartista classe 2003. “Lo vivo con umiltà e serenità. Devo lavorare ogni giorno per migliorare, cosa che credo di aver fatto in questi anni per arrivare a togliermi queste soddisfazioni. Quello che ripeto a me stesso ogni giorno, però, è che la strada è ancora lunga“.
Un periodo di crescita sul campo ma anche fuori. “Mi sto abituando anche alla vita di tutti i giorni. Vivendo da solo devo cucinare, devo badare alla casa e questo è un aspetto importante della mia crescita. Ho un armadio con tutte le maglie che ho indossato in questi anni: spero di collezionarne sempre di più, a cominciare da quella dell’Under 21“.
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