Bacca, Honda e…l’ex. Cerci-gol, ma il Milan non sbaglia: Genoa battuto 2-1, il racconto da San Siro

Tempo impiegato per far innamorare di sè il tifo rossonero? Poco. Pochissimo. Tanto quanto quello atteso per recapitare, nel giorno di San Valentino, il regalo più gradito possibile a chi ormai lo ha identificato come nuovo simbolo di questo Milan. Sa farsi voler bene, Carlos Bacca: a suon di gol, prima di tutto e come ha sempre fatto, da Brugge fino a Siviglia, spinto da quel letale istinto per il gol che ne sta accompagnando un’intera carriera.

Tanto per cambiare, anche oggi contro il Genoa, la strada al Milan l’ha semplificata lui. Cinque minuti di cronometro per premiare un bello sforzo di Honda e sfondare la porta avversaria per la 13° volta in questa stagione, mettendo in decisa discesa un match apparso, almeno fino alla seconda parte di gara, piuttosto ermetico.

A chiudere il discorso per i rossoneri ci ha pensato, forse, la più bella sorpresa tra gli uomini di Mihajlovic: Keisuke Honda. Sempre più duttile, sempre più predisposto al sacrificio e sempre più coinvolto in quella che sembra davvero figurare come una rinascita del giapponese, tornato a riprendersi stabilmente il posto da titolare dopo l’addio del fischiatissimo Cerci (in gol da ex con un rimpallo fortunoso) e capace di garantire grande equilibrio sulla destra al 4-4-2 milanista. Chissà che anche per lui, proprio nel giorno degli innamorati, non sia arrivato il momento di un improvviso ed inatteso feeling con il tifo rossonero, tra un bacio alla maglia dopo il gol ed un impegno mai mancato sul terreno di gioco.

Nel freddo mezzogiorno di San Siro, oltre ad un Genoa decimato e comunque capace di rendere un pizzico complicata la vita al Milan nel finale, da segnalare il rientro in campo anche di Jérémy Ménez: per il feeling con la migliore condizione ci sarà da aspettare ancora, ma Mihajlovic potrà finalmente contare su un’ulteriore, importante alternativa. E godersi, almeno per questo weekend, tre punti importanti da ottenere ad ogni costo.