“Che tanto già lo so che l’anno prossimo…alé alé oh oh”. Guai a pronunciare il prosieguo del coro prima del triplice fischio. La scaramanzia prima di tutto, soprattutto oggi. Novanta minuti di passione, colore, amore verso la propria squadra e la propria città. Sorride Benevento, esultano i quasi venti mila tifosi accorsi al “Ciro Vigorito” per la partita con il Lecce. Di fronte le prime due della classe, come se servissero altri stimoli per far bene e portare a casa almeno un punto per l’aritmetica promozione in Serie B, la prima nella storia del club. “Mai vista tanta gente”, assicurano gli irriducibili, sempre presenti a qualsiasi costo, accomodati in tribuna stampa anche loro per scaramanzia, in virtù del “siamo stati sempre qui”.
Colpo d’occhio straordinario, ma l’inizio è col brivido: il palo di Lepore fa trattenere il respiro ai tifosi di casa, ma di lì in poi è monologo Benevento. Mazzeo e Cissé portano in pochi minuti il match sul 2-0. I loro gol, le prodezze di Gori, le geometrie di De Falco. Tutto gira nel verso giusto, dal primo all’ultimo minuto. Nel secondo tempo arriva anche il terzo gol, ancora a firma di Mazzeo, e parte il conto alla rovescia. Sorrisi, abbracci e lacrime di gioia. Al triplice fischio esplode il Vigorito e le certezze spazzano via la scaramanzia: “Che tanto già lo so che l’anno prossimo gioco di sabato”.
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