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Da Reijnders a Koopmeiners: il modello AZ Alkmaar sul calcio giovanile

Quello di Karlsson è solo l’ultimo nome di marchio AZ Alkmaar finitonel mirino di numerosi club. L’AZ, vanta da decenni uno tra i vivai più virtuosi del calcio olandese e non solo, producendo diversi talenti capaci di imporsi ai più grandi livelli del calcio internazionale. 

 

Nel recente passato, ricordiamo gli esempi di Teun Koopmeiners (Atalanta) e il recente Rejinders (Milan) tra gli altri. Cresciuti all’interno del circuito AZ, i due sono oggi elementi importanti per le proprie squadre e per la nazionale degli Orange. Un lavoro costante e in continuo aggiornamento, che ha permesso all’AZ Alkmaar di trionfare nell’ultima edizione della Youth League (5-0 ai danni dell’Hajduk Spalato).

 

Ma qual è la base del successo dell’AZ Alkmaar sul settore giovanile? La risposta è nell’utilizzo delle statistiche avanzate, capaci di offrire al club una percentuale in cui è indicato il potenziale di ogni singolo talento del vivaio. Ad aiutare la crescita degli olandesi in questo ambito, anche la creazione dell’AFAS Training nel 2016, ormai un centro di reclutamento per le giovani promesse.     

Analisi dati, AFAS e non solo: il metodo AZ Alkmaar

La base del successo del vivaio – e di conseguenza dell’AZ Alkmaar (vincitore dell’ultima edizione della Youth League) – ha delle radici molto profonde. Si tratta dell’utilizzo delle statistiche avanzate, basate su aspetti di tipologia neuroscientifica e psicologica.

 

Sia in allenamento che in partita, tutte le prestazioni dei calciatori vengono costantemente monitorate grazie all’utilizzo di algoritmi che, al termine del lavoro, sono capaci di indicare forza e potenziale di ogni singolo calciatore. Un modello cruciale nelle dinamiche dell’AZ Alkmaar, che permette al club di “giocare d’anticipo”.

Altro elemento fondamentale per il lavoro dell’AZ è stato la creazione dell’AFAS nel 2016. Inizialmente solo un centro sportivo, è stato poi utilizzato dal club olandese per scovare diversi talenti sfruttando la realtà virtuale e i dati raccolti dall’utilizzo delle statische avanzate. Un vero e proprio centro di reclutazione all’avanguardia, capace di crescere giovani promesse pronte a fare il salto tra i grandi nel breve termine. Sempre più in crescita dunque il modello dei Kaaskoppen, ormai un punto fermo del calcio giovanile a livello mondiale.

Marco Cavallaro

Nato ad Acireale (CT) nel 1996, studente in Scienze Politiche. Sognavo di diventare un calciatore, ma le qualità tecniche non hanno aiutato. A quel punto, il desiderio di entrare nel mondo del calcio è aumentato a dismisura. Innamorato del calciomercato e delle storie legate al pallone, ho deciso di raccontarlo

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