Tra passato, presente e futuro. Era il febbraio 2020 quando l’Avellino passava ufficialmente nelle mani di Angelo Antonio D’Agostino. Dopo tre anni di gestione, a tracciare un bilancio in un’intervista a LaCasadiC ci ha pensato suo figlio Giovanni, amministratore unico del club biancoverde.
Tre anni ricchi. Con tutti i pro e i contro del caso: “Credo sia una condizione molto più difficile rispetto a quella che affronta chi guida club a cui non è legato dal punto di vista affettivo e territoriale. Anche se vai al bar si sente una pressione costante. Da un parte c’è il privilegio e l’onore, dall’altra il peso delle aspettative e delle responsabilità. Bisogna restare lucidi” ha esordito Giovanni D’Agostino dando il via a una lunga chiacchierata a tutto campo.
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