E’ entrato nel cuore di un popolo intero. E’ ciò che succede quando si porta alla ribalta una realtà che non ha mai vissuto i riflettori. Così è per Avellaneda, una città di oltre 300 mila abitanti, che ha trovato in Diego Milito ben più che un calciatore rappresentativo del Racing, la squadra principale della città.
Quando l’argentino ha annunciato il ritiro a stagione in corso, sono proliferate sul web una serie di petizioni per celebrarlo nel modo migliore. Fra queste, una portava il nome di #CalleDiegoMilito: l’obiettivo era ribattezzare Calle Italia col nome dell’ex Genoa e Inter. Otto stagioni al Racing non le dimenticano i tifosi e non le ha dimenticate nemmeno Milito, che si è voluto ritirare da giocatore del club che lo ha lanciato nel calcio europeo.
La proposta è arrivata alla discussione in comune, dove ha trovato i favori unanimi della commissione deliberante. Zanetti e Burdisso, suoi compagni all’Inter, hanno appoggiato caldamente l’iniziativa attraverso i propri canali di comunicazione, dando una spinta importante alla realizzazione dell’idea.
Così, poche ore fa, è sorta ufficialmente ad Avellaneda via Diego Milito, riconoscimento di una carriera straordinaria che l’ha visto trionfare con le maglie del Racing (con cui ha vinto due titoli) e soprattutto con quella nerazzurra, che l’ha consacrato come l’uomo del Triplete. Dov’è andato, ha lasciato sempre il segno, Milito: e adesso, anche una strada.
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