Come un cerchio che si chiude. Quello di Alvaro Morata è a tinte Rojiblancos. I colori dell’Atletico Madrid, che lo ha riportato a casa dopo averlo cresciuto: “La gente che mi conosce sa per me cosa vuol dire stare qui, il resto sono chiacchiere”. Risponde così Morata alla contestazione di alcuni tifosi per il suo passato nel Real: “Se sono qui è perché volevo venire. Al club avevo dato la mia parola di venire quando fosse stato possibile. Fino adesso non c’è stata l’occasione, ma ora non vedo l’ora di iniziare”.
Un nuovo, vecchio, acquisto: “Non mi sento un nuovo arrivato, so cosa devo fare”. Pronto a sfidare il suo passato, prima le Merengues poi la Juventus: “Non sono io a dover dire che la Juve è una grande squadra. Sarà una rivale difficile. Nei giorni scorsi ho parlato con qualche ex compagno. Ma di vita, non di calcio. Adesso testa a questi due big match”.
Morata-Diego Costa, coppia (e concorrenza) in nazionale, al Chelsea e ora anche all’Atletico: “E’ un grande amico, ci siamo aiutati a vicenda quando abbiamo passato dei momenti difficili. Giocare insieme a lui? Perché no…”.
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