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Atletico, Morata: “Sognavo questo momento da quando ero un raccattapalle”

Da Madrid a Madrid, Alvaro Morata è tornato a casa. L’ex attaccante della Juve è un nuovo giocatore dell’Atletico. Dopo l’ufficialità arrivata nelle scorse ore, lo spagnolo ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da giocatore dei colchoneros: “Sono orgoglioso di essere qui. Non vedo l’ora di allenarmi, conoscere i compagni e giocare. Sognavo di vestire questa maglia da quando, qui, facevo il raccattapalle”. Morata, infatti, ha iniziato la sua carriera da calciatore proprio con l’Atletico. Dal 2005 al 2007 ha giocato nelle giovanili del club, prima di passare al Real, dopo una breve parentesi al Getafe, trovando poi con i Blancos l’esordio da professionista. Con la maglia dei Galacticos Morata ha giocato dal 2010 al 2014, ritornando per una stagione nel 2016 al termine dell’esperienza alla Juventus.

I suoi trascorsi al Real hanno provocato non pochi mugugni da parte della tifoseria dell’Atletico. Ma il giocatore ha subito precisato: “Il passato è passato”. Vero, solo in parte. Perché Morata lo sfiderà già il 9 febbraio, quando al Metropolitano arriverà il Real per il derby di Liga. Il 20 dello stesso mese toccherà poi alla Juventus giocare a Madrid, contro l’Atletico, la gara d’andata degli ottavi di Champions.

In attesa dell’esordio con la maglia dell’Atletico, un dato significativo però è dalla parte di Morata: in carriera ha finora segnato 93 gol in 13.021 minuti giocati. Una media di una rete ogni 141,9 minuti. Non male, considerando le statistiche dei suoi predecessori a Madrid. Fra i colchoneros, infatti, solo Falcao ha fatto meglio: 58 centri in 71 apparizioni, una rete ogni 104,8 minuti. Diego Costa e Kalinic, per esempio, hanno fatto peggio con una rete segnata ogni 311,5 minuti per il brasiliano e una ogni 935 minuti per il croato. Stessa sorte anche per Mandzukic, Villa, Torres e altri. Addirittura Griezmann, capocannoniere della squadra lo scorso anno, ha una media gol leggermente inferiore a quella di Morata: 125 gol in 239 partite, un centro ogni 150,1 minuti. Insomma le premesse per fare bene ci sono tutte. Morata vuole riscattarsi dopo due stagioni e mezza in chiaroscuro al Chelsea. E potrà farlo a casa sua, davanti alla sua gente. Lì dove tutto è iniziato. “Felice come un bambino”.

(in alto la foto da bambino con la maglia dell’Atletico pubblicata dallo stesso Morata sul suo profilo Instagram)

Redazione

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