Prima Muniain, ora anche De Marcos e Balenziaga. L’Athletic sfida la Liga e rinnova il contratto di altri suoi due tesserati senza alcuna clausola rescissoria. “Non la voglio perché non voglio essere considerato come un giocatore in vendita, penso sia un bel gesto nei confronti della società e dei tifosi. E spero che possa essere di ispirazione a qualcuno”, aveva dichiarato Muniain meno di un mese fa.
Detto fatto. I primi a seguirlo sono stati, ieri, Oscar De Marcos e Mikel Balenziaga. Baschi doc, quasi 300 presenze in maglia Athletic il centrocampista e poche di meno il difensore (cresciuto però tra i rivali della Real Sociedad). “Per essere dell’Athletic non devi convincere nessuno, devi viverlo”, ha spiegato Balenziaga.
E così Muniain non è più un unicum nel panorama calcistico spagnolo, dove la clausola è obbligatoria per legge. Il club di Bilbao ha invece voluto dare l’ennesima dimostrazione di un’identità forte e da sempre ostentata con orgoglio (dal tesseramento di soli giocatori baschi o di origine basca alla maglia ‘pulita’ da qualsiasi sponsor fino a dieci anni fa). L’Athletic è una causa, non un contratto di lavoro. E le cause non si sposano con i se e con i ma. Parola di Munian, De Marcos, Balenziaga e…
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