L'Atalanta che si veste da Dea europea e illumina San Siro traumatizzando il Valencia è un inno al lavoro che porta ai risultati sperati, alla capacità di sfruttare situazioni e momenti senza voltare le spalle alla buona sorte, alla concentrazione che non impedisce di continuare a volare alto, all'entusiasmo che diventa spinta che muove una squadra e una tifoseria verso notti difficili da dimenticare.
SOGNO ATALANTA, 4-1 AL VALENCIA DA APPLAUSI
La cabala c'entra poco ma è curioso un dato (fonte MisterChip) ripescato dal passato in Champions League del Valencia: tutti i giocatori che hanno affrontato la squadra spagnola in questa competizione nel giorno del loro compleanno hanno perso.
Simone Inzaghi, 5 aprile 2000: Valencia-Lazio 5-2
Tomislav Kocijan, 21 novembre 2000: Valencia-Sturm Graz 2-0
Kolo Touré, 19 marzo 2003: Valencia-Arsenal 2-1
Francesco Totti, 27 settembre 2006: Valencia-Roma 2-1
Oggi, 19 febbraio, è il compleanno di Berat Djmisiti che questa partita contro il Valencia… non l'ha giocata. Un cambio all'ultimo secondo perché nella difesa titolare di Gasperini c'era lui, poi l'infortunio muscolare durante il riscaldamento e alla fine è sceso in campo Caldara.
Una coincidenza ha fatto emergere questo dato curioso, poi i 90 minuti di San Siro hanno permesso all'Atalanta di ipotecare il passaggio di turno in vista della gara di ritorno al Mestalla del 10 marzo. Un'altra data che può diventare storica per la Dea e che non coincide con il compleanno di giocatori nerazzurri.
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