Una Champions League da portare avanti, ma una situazione d'emergenza non certo facile da gestire. Alla vigilia della sfida con il Valencia, valida per il ritorno degli ottavi di Champions, l’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha parlato del momento che stanno affrontando l’Italia e la sua squadra: “A Valencia la sensazione è diversa rispetto a Bergamo, si vive tutto più tranquillamente. Per noi è differente, in particolare in Lombardia, e lo viviamo con apprensione e preoccupazione” ha dichiarato Gasperini ai microfoni di Sky Sport.
“La squadra fa parte della società, così come tutti i calciatori, che affrontano la situazione con emergenza e preoccupazione. Giocare a porte chiuse non piace a nessuno, ma bisogna valutare sia l’aspetto della salute sia quello sociale. Le partite possono essere anche un intrattenimento per chi sta a casa, però la salute precede tutto. Dobbiamo solo rimetterci alle decisioni prese. Siamo concentrati su questa qualificazione, abbiamo fiducia di passare il turno e sarebbe una cosa eccezionale per tutti” ha proseguito.
“È evidente che la situazione ci ha tolto qualcosa, potevamo portare gente con entusiasmo a Valencia, e giocare in uno stadio pieno avrebbe dato maggior valore al tutto. Ma noi ci concentriamo solo sul risultato e sul qualificarci, quello che ci verrà dopo non lo sappiamo. Giocheremo senza pensare al risultato dell’andata, così avremo più possibilità. Zapata titolare? Non ve lo dico, dipenderà anche dalle scelte difensive del Valencia” ha continuato Gasperini.
“Centrare i quarti di finale sarebbe miglior risultato della storia dell’Atalanta. Dobbiamo isolarci dal contesto, 15 giorni fa era il nostro miglior momento, poi siamo stati fermi e ora dobbiamo concentrarci molto. Anche se non è giusto pensare solo al calcio. Sappiamo che la vita riprenderà e che ci sarà una reazione da parte di tutti. Non abbiamo alibi, ora giochiamo e la parola la darà il campo”.
In conferenza stampa, attraverso una conference call dallo stadio Mestalla, l’allenatore dell’Atalanta ha poi aggiunto: “Lo spogliatoio è fortemente coinvolto, ci rendiamo conto che può essere una situazione pericolosa. In settimana abbiamo fatto dei buonissimi allenamenti, anche se avrei preferito giocare. Abbiamo fatto una sola gara a Lecce, dopo Valencia dovevamo giocare anche contro la Lazio. Non può essere un alibi, cercheremo di passare il turno. Ai ragazzi ho detto che dobbiamo vederla come una partita di campionato, dobbiamo essere pronti ad affrontare qualsiasi situazione”.
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