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Da Mendy a Mendy: i 70′ di resistenza dell’Atalanta

Ci sono due istantanee che raccontano al meglio la partita tra Atalanta e Real Madrid e in entrambe il protagonista è Ferland Mendy. La cavalcata che ha portato al rosso di Remo Freuler e il destro da fuori area che ha deciso la partita: i due momenti chiave della gara, sempre con il francese protagonista. Nel mezzo tutta la sofferenza e la resistenza dell'Atalanta.

Una serata così Bergamo non l'aveva mai vissuta: l'Atalanta aveva affrontato sì Manchester City e PSG, ma mai nel proprio stadio. Ha giocato sì col Liverpool, ma non una partita a eliminazione diretta. In Spagna lo chiamano Once de Gala, l'undici titolare tipo delle grandi squadra, e di gala era anche la serata del Gewiss Stadium, teatro ormai pronto per questi grandissimi appuntamenti. La festa nel pre-partita all'arrivo delle squadre e poi la partita più importante della storia del club e della sua città.

Tutta racchiusa all'interno del segmento che porta dal primo fotogramma all'ultimo con Mendy in azione. Decisivo per mettere in crisi l'Atalanta prima e per batterla poi. È servito uno che conoscesse le difficoltà, capace di cambiare il corso della storia: a 14 anni per un'infezione all'anca ha rischiato l'amputazione della gamba e di smettere di giocare a calcio, ma non si è fatto abbattere. "Vi prometto che tornerò" diceva, e ha avuto ragione lui.

Tra le tante assenze del Real Madrid di questa sera c'era anche Marcelo, leggenda del Real con cui Mendy ormai si gioca costantemente il posto. Rispetto al brasiliano a oggi ha più energia, più esplosività e soprattutto anche la propensione per il gol: l'aveva fatto in Liga col Getafe due settimane fa, l'ha rifatto oggi. Peraltro col destro, il piede debole di un ragazzo forte, capace di cambiare il corso della storia. Di mettere in ginocchio una squadra che fino a quel momento aveva fatto tutto ciò che era necessario fare in determinate circostanze.

Sono stati 70 minuti quelli passati dall'Atalanta in inferiorità numerica senza subire gol, una resistenza grandiosa contro una squadra d'eccellenza. Sofferenza contenuta, con una grande prova di tutto il pacchetto difensivo, capace di non abbattersi né dopo l'esplusione, né dopo la perdita di un riferimento offensivo chiave come Duvan Zapata

La giornata calcistica più importante della storia della città si è conclusa con la beffa (rivedi qui gli highlights), ma per una volta la sensazione è stata quella di essersi seduti al tavolo delle grandi. Con quel Real che all'arrivo veniva accolto con grande rispetto: "Un onore avervi qui" diceva qualcuno al momento del passaggio del pullman. Mai come questa volta l'Atalanta si sente di poter rimontare davvero una big del genere nel doppio confronto, sempre che la storia non giri ancora una volta attorno a Ferland Mendy.

Simone Gamberini

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