L’amministratore delegato dell’Atalanta, Luca Percassi ha parlato a Radio Serie A per i 116 anni del club nerazzurro compiuti negli scorsi giorni.
“Quando si compiono gli anni è sempre un motivo di soddisfazione. Dal 2010 quando mio padre è tornato presidente siamo orgogliosi di aver iniziato il 14esimo anno in carica”, così il dirigente nerazzurro, che ha poi proseguito: “Noi bergamaschi siamo atalantini, io ho avuto la fortuna da piccolo di crescere su questi campi. Sappiamo cosa può insegnare l’Atalanta. E’ una storia iniziata tanto tempo fa. Come famiglia siamo devoti all’Atalanta”.
Sul rapporto con il padre: “Mi ritengo un figlio fortunato ad avere un padre e un presidente così. Mi ha sempre lasciato autonomia. Io ricevo la prima chiamata la mattina da lui e mi chiede dell’Atalanta e la sera ne ricevo un’altra la sera. L’Atalanta per noi è tutto”. Sulla crescita del club con Gasperini: “A noi piace dare fiducia a chi lavora per noi, a chi con il lavoro raccoglie frutti. Nella nostra gestione abbiamo avuto 3 allenatori e questo lo dimostra. Il primo è stato Colantuono che ci ha riportato subito in A, poi un signore come Reja e l’ottavo anno è iniziato con Gasperini. Storie molto belle. La prima telefonata a Gasperini? Ne parlai prima con Preziosi perché era un tesserato del Genoa, e poi organizzammo un incontro con mio padre. Poi la storia la conoscete. Gasperini non è mai stato in discussione. La nostra storia è fatta di lavoro, poi i risultati sono determinanti”. Sulla possibilità di una separazione con Gasperini in futuro, anche in merito a delle recenti dichiarazioni dell’allenatore: “Non sono solito commentare alcune dichiarazioni. Le persone devono essere contente dell’ambiente dove lavorano. L’Atalanta credo sia l’ambiente ideale, la tifoseria conosce la nostra storia, poi uno deve essere contento. Siamo nel pieno di una stagione entusiasmante, siamo concentrati sulla partita di domenica e su quelle successive”.
Il dirigente ha parlato anche degli obiettivi del club per questa stagione: “Essere noi stessi, lavorare, dare il 100% in ogni partita. La società ha messo a disposizione delle qualità importanti all’allenatore e si sono intraviste in questo inizio di stagione”. Sul livello dell’Atalanta: “Per considerarsi big non penso sia il nostro caso. Siamo una provinciale. Il nostro è un contesto ideale per lavorare ed esprimerci al meglio. Vedremo dove saremo nel corso della stagione. La società ha obiettivi importanti, gli investimenti di questa estate lo dimostrano. Vogliamo competere ad alti livelli”.
Sull’U23: “Per una realtà che fonda le radici sulle giovanili ci sembrava necessario. Lo step tra Primavera e Prima Squadra. Siamo contenti e orgogliosi del lavoro di Modesto. Grazie al lavoro dei dirigenti c’è un bel gruppo competente e affezionato a questo progetto. Come società ci sentiamo in buone mani”. Sulla frase pronunciata da Guardiola quando paragonò l’Atalanta a una visita dal dentista: “Fu una battuta simpatica, ma fu anche una lezione di calcio visto il risultato”. E sul modo di fare mercato grazie alle nuove tecnologie e l’utilizzo di dati: “Ci sono tanti modi di fare calcio, ognuno deve fare quello in cui crede. Ogni strumento può essere utile a prendere delle decisioni. Ogni ambito evolve, così è anche per il calcio”.
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