Jasmin Kurtic, stagione magica. Tra i segreti del quarto posto dell’Atalanta c’è anche il centrocampista sloveno, che quest’anno ha saltato solo un match e ha messo a segno sei gol, con 3 assist. L’anno prossimo ci sarà anche l’Europa League e Jasmin l’ha già giocata: porterà esperienza.
“Ho giocato 5 partite con la Fiorentina” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “Ricordo che al debutto abbiamo vinto 3–0 col Guingamp e io ho fatto un assist. Stavolta sarà diverso, dovremo prendere le misure di una nuova sfida. Noi già competitivi? Certo, se arrivi quarto in Serie A sei pronto a fare tutto. Conti e Gomez? Il calcio è imprevedibile: secondo me se arriva un’offerta importante società e giocatore devono parlarsi. Due anni fa ho accettato l’Atalanta anche se avevo offerte più vantaggiose, ho trovato una società seria e organizzata. Con Reja i giovani avevano poco spazio, con Gasperini sono esplosi. Abbiamo faticato un po’ all’inizio, poi sono arrivati i risultati ed è diventato tutto più facile. Siamo stati bravi a restare concentrati quando abbiamo capito che l’Europa era un obiettivo possibile“.
Sul cambio di ruolo: “Mi piace giocare vicino alla porta, trequartista,all’inizio del campionato stavo più indietro, nel centrocampo a due. Ora ho più soluzioni: il passaggio per il Papu o Petagna o il tiro da fuori. Il merito è anche di Gasperini che mi ha fatto stare sempre sul pezzo. Non ho avuto cali di concentrazione, la buona condizione fisica ha fatto il resto. In Nazionale continuo a fare la mezz’ala sinistra che fino a pochi mesi fa è stato il mio ruolo. Posso adattarmi. Abbiamo battuto Malta 2–0, ma potevamo segnare altri due o tre gol. E siamo terzi a un punto dalla Slovacchia e a tre dall’Inghilterra. Puntiamo al Mondiale: saranno decisivi gli ultimi scontri diretti. Il calcio sloveno ha raggiunto un buon livello, purtroppo non riusciamo a raggiungere gli obiettivi“.
Fiorentina, lacrime di gioia: “Sì, piansiperché avevo capito che era una grande occasione. Debuttai proprio a Bergamo contro l’Atalanta e feci subito gol. Mi spiace…“. L’amico speciale? “Ilicic: ho scelto il 27, il numero che lui aveva a Palermo. Mi ha aiutato molto i primi tempi: non sapevo una parola di italiano. Ha appena avuto una bambina, ha meno tempo da dedicarmi. Ma andrò a trovarlo al mare in Croazia“. Kurtic è ambizioso: “Certo, noi pensiamo in grande. La zona Champions? Perché no“.
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