Ivan Juric, nuovo allenatore dell'Atalanta (Imago)
La conferenza stampa di presentazione da nuovo allenatore dell’Atalanta di Ivan Jurić
A Bergamo inizia un nuovo capitolo della storia dell’Atalanta.
Dopo i 9 anni dell’era Gasperini, i nerazzurri hanno scelto Ivan Jurić come successore. È stato lui il prescelto dopo un attento casting effettuato dalla dirigenza bergamasca.
Lo stesso Jurić, nel Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia, ha tenuto la prima conferenza stampa come nuovo allenatore dell’Atalanta.
Di seguito, le sue parole.
Prima dell’allenatore, è intervenuto il presidente Antonio Percassi “Diamo il benvenuto a Juric. È un grande lavoratore come noi bergamaschi, crediamo che il suo stile sia da Atalanta“. Poi le parole di Pagliuca: “È la scelta migliore per un calcio offensivo, per continuare il nostro credo. I giocatori sono felici di averlo come nuovo allenatore“.
Il nuovo allenatore nerazzurro ha poi iniziato così: “Ringrazio tutti, avete una struttura fantastica. Sono entusiasta di iniziare. Quest’anno non ho fatto bene ma ho l’opportunità di ricominciare, di fare grandi cose. Devo solo essere me stesso, l’Atalanta è un grande club: non vedo l’ora di iniziare. Ho conosciuto tutti e la sensazione è quella di essere in una grande famiglia“. Su Gasperini ha poi detto: “Gasperini ha indirizzato me e molti altri allenatori. Ci sono ispirazioni nel calcio, poi però ogni allenatore ha il suo stile. Penso che l’Atalanta abbia grandi nomi e giocatori anche grazie a lui. Non vedo l’ora di allenarli tutti. Un aggettivo per la mia Atalanta? Vincente“.
Il neo allenatore ha poi parlato di alcuni singoli e del suo gioco: “Non abbiamo ancora parlato del mercato con la società. Scamacca e Retegui assieme? Non ci ho ancora pensato. Chi vorrei tenere tra Ederson e Lookman? Direi tutti i due. Esperienze a Roma e con il Southampton? È stato un anno negativo a livello sportivo ma mi sento molto più cresciuto. Ho conosciuto giocatori, visto la Premier: casi negativi ma positivi per la mia crescita. Ho avuto anche difficoltà nell’accettare e per un allenatore è fondamentale partire bene dall’inizio. Modulo? Tanti giocatori possono interpretare più ruoli, come De Roon. Questo è importante, vedremo“.
Sull’Atalanta ha aggiunto: “Obiettivo? Difficile dirlo, vogliamo continuare su questa strada. L’Atalanta è diventata una grande e dobbiamo lottare per mantenere questo livello. La Champions sarà per me una curiosità, sarà una grande sfida per me. Ho visto lo striscione dei tifosi e anche io vorrò vedere la maglia sudata. Qui c’è una cultura del lavoro che mi piace, cosa che vedevo anche in alcuni ex come Zapata”
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