Fu una vera e propria occasione di mercato per l’Atalanta. Arrivò, infatti, dal Groningen con contratto in scadenza a giugno. Adesso, Hans Hateboer, a suon di prestazioni e sotto la sapiente guida di Gian Piero Gasperini, ha triplicato il suo valore ed è diventato un punto fisso della sua Atalanta e della Nazionale olandese. Un’Atalanta sulla via della guarigione, come racconta Hateboer sulle pagine della Gazzetta dello Sport: “Abbiamo conquistato 6 punti importanti, ma serve una conferma. Andremo a Bologna per vincere”. La Dea, ha subito un’involuzione importante dopo Copenaghen: “Questione mentale, ci siamo bloccati. Ancora oggi non mi capacito del k.o. in Danimarca” – poi aggiunge – “Il gioco non è mai mancato, a parte i match con Cagliari e Spal”. Fondamentale nella rinascita dell’Atalanta il ritorno di Ilicic: “Con lui abbiamo ritrovato un calciatore decisivo, è un top player. E’ stato un fattore determinante. Nessuno di noi però ha mai mollato, avevamo bisogno di un successo per sbloccarci.”
Fondamentale per l’olandese la figura di Gasperini: “Mi ha migliorato in tutto. Con me insiste sui tempi di gioco e nei dribbling, ma devo ancora crescere, soprattutto nell’ultimo passaggio. Grazie a lui sono un giocatore diverso. Il mio approdo in Nazionale è soprattutto merito suo”. E’ stato un anno pieno di soddisfazioni per il terzino della Dea: “Ho giocato in Europa League e conquistato la nazionale. Incredibile”.
Nazionale che vive un momento particolare, proprio come quella Italiana: “Noi – dice Hateboer – siamo più avanti. Koeman ha puntato sulla nuova generazione. Voglio disputare Europeo e Mondiale. Abbiamo talenti importanti in squadra come De Ligt e De Jong dell’Ajax, Bergwijn del Psv”
La Nazionale è allenata da Ronald Koeman, e subito viene in mente il successo dell’Atalanta contro l’Everton: ”Atalanta-Everton 3-0, che spettacolo… La miglior Dea da quando sono qui”. Poi sul C.T olandese aggiunge: “Negli allenamenti si affida molto al proprio staff, in primis nella parte tattica. È un ottimo gestore”.
Nel suo ruolo sono tanti i calciatori che stima: “Carvajal a destra, Marcelo a sinistra. In Italia dico Cancelo, più che un terzino una vera ala”. Cancelo, ex Valencia, squadre che quest’estate l’ha cercato: “Ne parlavano soprattutto i media, ma l’Atalanta mi ha sempre considerato incedibile”.
Poi in chiusura parla dei suoi obiettivi per il futuro di squadra e personali: “Siamo ancora indietro, ma l’obiettivo è l’Europa, siamo forti e dobbiamo riprendercela. Ho un contratto fino al 2022, ma un domani vorrei misurarmi in Liga o Premier. E sogno la Champions”.
L’intervista completa su La Gazzetta dello Sport
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