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Atalanta-Everton, Gasperini: “Siamo pronti, a parlare sarà il campo”

E’ una vigilia particolare, unica, in casa Atalanta: domani la squadra di Gian Piero Gasperini farà il suo esordio in Europa League, a Reggio Emilia contro gli inglesi dell’Everton. Una partita che i tifosi nerazzurri aspettano da 26 anni e ora è finalmente realtà. “Abbiamo un girone difficile – ha detto l’allenatore in conferenza stampa – con anche Lione e Apollon. Ma noi siamo pronti. Affrontiamo questa competizione con fiducia, il nostro nome non è così importante, ma per noi ha sempre parlato il campo. C’è poi tanto entusiasmo nell’ambiente che aiuterà”.

“Noi dovremo concentrarci solo sulla gara. Rooney? Non so se giocherà, sarei contento se ci fosse perché è prestigioso affrontare un giocatore come lui. Sono orgoglioso di poter rigiocare l’Europa League, il punto più alto spero che debba ancora arrivare. Ogni anno si ricomincia, consapevoli di tutto ciò che di buono abbiamo fatto la scorsa stagione. Quella di domani non è una partita secca, nel girone ogni gara va interpretata in modo diverso con squadre a cui non siamo abituati. Le nostre caratteristiche ci hanno portato fino a qui, non c’è motivo di cambiarle”.

“La famiglia Percassi rappresenta la garanzia per presente e futuro di questo club. Noi parliamo della partita di domani, intanto loro hanno acquistato lo stadio e continuano a lavorare su centro sportivo e settore giovanile. Da quando sono partiti c’è stata una crescita costante, indipendentemente dai periodi. La formazione? Abbiamo soluzioni valide, ma ci mancano due giocatori nello stesso ruolo. Le sensazioni sono comunque positive”.

Insieme a Gasperini ha parlato Papu Gomez, capitano dell’Atalanta: “Pesa non poter giocare a Bergamo, perché in casa siamo forti e l’entusiasmo del pubblico ci accompagna. Sappiamo però che saranno in tantissimi domani e questo ci dà una mano perché il tifo dell’Atalanta è unico. Il rinnovo del contratto per me è stato importante, ho avuto offerte, ma la mia testa è sempre stato qui. Avevo promesso che se fossimo arrivati in Europa sarei rimasto e così è stato, sono orgoglioso di poter vivere questo periodo importante per la storia del club. La famiglia Percassi è molto importante per noi, sono i primi tifosi. Ci consigliano e ci stanno vicini, lavorano molto bene in una società seria e in crescita”.

Redazione

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