In principio fu il Milan con cui è salito alla ribalta, poi il Benfica in Portogallo, il ritorno in Italia con il Palermo, l’esperienza di Pescara e adesso l’Atalanta. Il posto giusto al momento giusto per Bryan Cristante. Il centrocampista classe 95′ è arrivato alla corte di Gasperini a gennaio e alla seconda presenza è andato subito in gol. Molto a suo agio a Bergamo, Cristante ha fatto il punto sulla sua carriera, partendo proprio dalla sua nuova avventura, descrivendo l’amicizia con i suoi nuovi compagni nerazzurri: “A Grassi piace ridere, Caldara è quello serio, Conti è un po alla Grassi, Petagna fa il fotomodello – racconta alla Gazzetta dello Sport – siamo tutti matti ma l’importante è essere bravi ragazzi: l’amicizia sul lavoro aiuta a lavorare meglio. Alla fine siamo tutti bei personaggi anche se ognuno è matto a modo suo”. Bei personaggi si, soprattutto Andrea Petagna con cui dai tempi del settore giovanile del Milan c’è un certo feeling. E sul legame tra i due, Cristante racconta uno show ai tempi del Milan che ha fatto arrabbiare persino la dirigenza rossonera: “Siamo assieme da quando abbiamo 14 anni e io sono il tranquillo dei due. Abbiamo lo stesso tatuaggio, fatto a 16, una scritta in arabo che significa “matti”. Lui quella volta dello spogliarello ha voluto fare il video e io l’ho ripreso, ma il Milan l’ha presa male. Altre volte sono uscito di sera, magari con lui, lasciando la luca o la tv accesa. Non si sa mai, qualcuno può buttare su un occhio per controllare”. Tra una marachella e un’altra, intanto l’Atalanta vola in campionato: “Si a parte gli scherzi, quando c’è da allenarci andiamo al massimo. Gasperini è preparatissimo, esige tutti al 100% e i risultati si vedono”. E il leader chi sarà mai…: “Il Papu. Fa la differenza, salta sempre l’uomo e mette la palla gol. La squadra però è pazzesca con quell’organizzazione per gli avversari è durissima“. E per l’Europa League: “Difficile dirlo però siamo un martello: se continuiamo così percentuali alte. E verso la corsa all’Europa, sull’avversario più duro Cristante non ha dubbi: “La Lazio. A me piace Keita: è giovane e fa la differenza. Sul passato in Portogallo: “Al Benfica giocavo in una squadra top ma non ho mai sentito uno che abbia visto una mia partita. E infine sui passatempi extra-calcistici: “Due passioni. In Nba, Durant è il mio numero uno. La boxe è un passamano estivo. Mi alleno con Franco Terlizzi, ex pugile che ha combattuto e (perso) due volte per il titolo italiano”.
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