Il Liverpool supera il Chelsea e ad Anfield finisce 2-0, con i Reds che raggiungono la vetta e quota 85 punti in Premier League, a +2 dal City che ha però giocato una partita in meno. Le firme sui gol che hanno deciso il match sono quelle di Mané e Mohamed Salah, ex della Roma e, prima ancora, proprio del Chelsea: la legge del gol dell'ex ha incastrato la squadra allenata da Sarri.
Proprio quel Salah, che cinque anni fa Liverpool-Chelsea l'ha giocata in maglia blues, si è resto protagonista con un magico sinistro finito sotto l'incrocio dei pali, dopo aver ingannato Kepa con un cambio di direzione all’ultimo secondo. Dopo le polemiche degli ultimi giorni legate ai filmati circolati in rete che mostravano un gruppo di tifosi dei Blues che intonavano cori razzisti nei confronti del giocatore egiziano, l’attaccante dei Reds ha risposto – sul campo – come meglio non avrebbe potuto: gol pazzesco e "Tree pose" per esultare: Momo ha mimato quella posizione che, nello Yoga, rappresenta il raggiungimento della pace interiore.
Salah torna così a perseguitare il suo ex club, lo stesso in cui qualche anno fa cercava di farsi largo con l'obiettivo di affermarsi nel calcio inglese: un’esperienza non andata per il meglio, con soli due gol segnati in 13 partite di Premier League. Numeri che non possiamo di certo paragonare a quelli attuali con il suo Liverpool: 51 reti in 70 gare e un approccio così spietato da averlo ha reso uno dei migliori giocatori al mondo, battendo record su record.
Una trasformazione che ha lasciato sorpresi in molti, tra cui il suo ex compagno di squadra Ashley Cole, con Momo sia al Chelsea che alla Roma. Il difensore, oggi al Derby County, ha infatti ammesso ai microfoni di SkySports di essere stato sorpreso dalla rapida ascesa di Salah, nel percorso che l'ha portato dallo Stamford Bridge ad Anfield.
"Ad essere onesti, no" ha risposto Cole quando gli è stato chiesto se si aspettasse questo exploit di Salah, "ho visto in allenamento l'abilità che aveva ma adesso sembra essere diventato più spietato, vuole segnare un gol dopo l'altro. E’ il suo lavoro, ormai. Momo, Firmino e Mane giocano tutti bene insieme, ma penso che Salah sia diventato qualcosa in ‘più’. Ne ha abbastanza di stare nell’ombra di altri calciatori, vuole essere l'uomo principale”.
Il suo amico è più che certo del fatto che, adesso, la stella del Liverpool ha tutte le carte in regola per diventare un campione di livello internazionale.
Nel frattempo, con il gol segnato ieri sera, Salah ha regalato tre punti alla squadra di Klopp, alimentando ancora il sogno dei Reds che puntano al primato in Premier. Lo scudetto manca dal lontano 1990, con l’egiziano in campo nessun traguardo sembra impossibile da raggiungere. Il Liverpool può sognare, Salah pure.
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