L’invasione dei Gunners in territorio Spurs, il tradimento di Campbell e i gol di Kane: la storia dell’eterna rivalità tra Arsenal e Tottenham.
Era il 5 settembre 1882 e nella zona nord di Londra veniva fondato il Tottenham Hotspur. Quattro anni più tardi, nel distretto londinese di Plumstead, nasceva l’Arsenal. La fondazione dei Gunners e degli Spurs ha inaugurato una delle più antiche e sentite rivalità del calcio inglese: il North London Derby.
La prima partita disputata tra i due club risale al 1887. Fu un match particolare, vinto dal Tottenham per 2-1 e sospeso a quindici minuti dal fischio finale per il buio calato sul terreno di gioco. L’Arsenal non ha mai riconosciuto la validità di quella primissima sfida cittadina. Il Tottenham, al contrario, rivendica sul proprio sito internet la vittoria nel derby. Secondo i Gunners, la prima stracittadina disputata contro gli Spurs risale al 4 dicembre 1909. In quell’occasione, la squadra biancorossa vinse per 1-0 grazie alla rete di William Lawrence.
La rivalità si accende nel 1913. In quell’anno, l’Arsenal – in cerca di nuovi spazi e mosso da un velo di perfidia – decide di cambiare stadio. I Gunners, dal sud-est di Manor Ground e Plumstead, si spostano a nord, nella zona di Highbury. Il Tottenham considerava quel quartiere sotto la propria giurisdizione. Gli Spurs, infatti, avevano costruito lì il proprio stadio, White Hart Lane. 37 mila posti, un gioiello del calcio novecentesco.
Negli anni a seguire, la rivalità si fece sempre più accesa, tanto da sfociare in episodi di violenza. Nel 1922, al termine di un derby violento dentro e fuori dal campo, la Federcalcio inglese minacciò i due club di far giocare loro il resto del campionato a porte chiuse. Grazie a un accordo tra le parti, il pubblico potè continuare a godersi lo spettacolo e il tasso di violenza negli stadi di Arsenal e Tottenham diminuì.
C’è chi, in uno dei derby più sentiti del calcio, ha deciso di sfidare la sorte e l’animo dei londinesi trasferendosi dal Tottenham all’Arsenal. È la storia di Sol Campbell. Solido difensore centrale, l’inglese ha raccolto ben 255 presenze con gli Spurs tra il 1991 e il 2001. Nell’estate del 2001, il contratto di Campbell scade. Il Tottenham accelera i tempi per trovare l’accordo con il proprio capitano. La società offre al difensore un prolungamento faraonico, che avrebbe reso il giocatore degli Spurs il più pagato nella storia del club. Campbell, nel mirino di Milan e Barcellona, rifiuta la proposta del Tottenham. Sol, ancora una volta, spiazza tutti. Niente Italia o Spagna, ancora Inghilterra, ancora Londra. Campbell firma con l’Arsenal, a parametro zero e ottenendo il soprannome di “Judas” dagli ormai ex tifosi. Nella stagione di esordio in maglia biancorossa, il difensore vince la Premier League e la FA Cup. Nel 2004, Campbell si laurea nuovamente campione d’Inghilterra con l’Arsenal proprio a White Hart Lane, festeggiando il successo davanti ai suoi vecchi tifosi.
La seconda storia è a parti inverse. Nel 2006, l’Arsenal acquista dal Chelsea il vice campione del mondo William Gallas. Difensore solido, rapido e di grande esperienza, il francese diventa presto un beniamino del pubblico e un uomo squadra. Con la cessione di Henry al Barcellona nel 2007, Gallas eredita la fascia da capitano dell’Arsenal. Nel luglio del 2010, William decide di rifiutare la proposta di rinnovo dei Gunners, finendo tra gli svincolati. Un mese dopo, Gallas fa visite mediche, foto e firma del contratto con il Tottenham.
Il terzo è Emmanuel Adebayor. L’attaccante togolese approda all’Arsenal nel 2006. I Gunners lo coccolano e, una volta partito Henry, Wenger decide di affidare le redini dell’attacco proprio al giovane Adebayor. La punta classe ’84 si mette in mostra grazie a buone prestazioni, che gli valgono l’interesse del Milan. Della trattativa che avrebbe potuto portare il bomber africano in Italia non se ne fece nulla ma, nel 2009, arriva comunque l’addio tra club e giocatore. Adebayor si accasa al Manchester City per 29 milioni di euro. Nel primo match contro i Gunners, Emmanuel segna e corre sotto la curva opposta, quella occupata dai suoi ex tifosi, beccandosi fischi e qualche bicchiere di birra. Dopo una breve parentesi al Real Madrid, Adebayor torna in Inghilterra, accasandosi al Tottenham. Il togolese raccoglie 92 presenze in maglia Spurs e 35 reti.
I primi anni ’90 evocano ricordi felici ai tifosi del Tottenham. Il 14 aprile 1991, gli Spurs eliminano l’Arsenal nella semifinale di FA Cup (vinta poi dal Tottenham) con un netto 3-1. La doppietta di Gary Lineker e la rete di Gascoigne mandano in estasi i tifosi dei Lilywhites che, a seguito di quel successo, ogni anno il 14 aprile festeggiano il St.Hotspur Day.
In risposta alla festa del Tottenham, l’Arsenal celebra il St.Totteringham’s Day. La festa del popolo Gunner non è fissa sul calendario, ma viene celebrata il giorno in cui il Tottenham, matematicamente, non può concludere il campionato sopra l’Arsenal. Piccole usanze che rendono magica questa rivalità.
Oggi, domenica 15 settembre, andrà in scena il 196esimo derby della North London. L’ultimo incrocio ha sorriso ai Gunners, che si sono imposti sugli avversari per 3-2.
L’Arsenal ha vinto 5 degli ultimi 10 derby, 3 si sono conclusi in parità e in 2 occasioni ha trionato il Tottenham. Il miglior marcatore nella storia della stracittadina londinese è Harry Kane. L’attuale attaccante del Bayern Monaco ha segnato 14 gol. Al secondo posto proprio Adebayor, uno degli eori dei due mondi. Il togolese è fermo a quota 10 reti, di cui 8 con l’Arsenal e 2 in maglia Spurs. Arteta cerca la conferma mentre Postecoglu proverà a centrare la prima vittoria nel sentito derby dopo un pareggio e una sconfitta.
Storie, numeri, vecchie rivalità ancora vive a distanza di 137 anni. Il North London Derby è magia pura.
Le letterine degli allenatori di Serie A: gli obiettivi delle big in vista del calciomercato…
Possibile ritorno in Argentina per il difensore della Fiorentina: c'è l'offerta del club, le parti…
Ciccio Caputo - @trm.fc (Instagram) Ciccio Caputo si prepara al ritorno in campo: l'attaccante giocherà…
La top 11 degli acquisti dell'interno 2024: tanti big presenti, diverse sorprese ma soprattutto parecchi…
Beppe Marotta, presidente Inter (Imago) Il presidente dell'Inter si è raccontato ai microfoni di Sky…
Beppe Marotta, presidente Inter Il presidente nerazzurro ha parlato degli obiettivi del club in un'intervista…