Cinque partite e 3 gol fatti, ormai non è più un caso: Emile
Smith-Rowe ha solo 18 anni ma è già l’uomo di coppa dell’Arsenal. Segna e gioca
alla grande quando viene chiamato in causa tanto da essere, a pari merito con
Aubameyang e Welbeck, il capocannoniere della squadra in Europa League.
Un’altra presenza e un altro gol, stavolta contro il Vorskla, numeri incredibili per un neo-maggiorenne: è l’unico 2000 ad aver segnato un gol nella storia dell’Arsenal, eppure ancora non ha esordito in Premier League.
Dal pre-stagione sta incantando Emery, ma non l’ha ancora
convinto a fargli fare il suo debutto in campionato. Ci sarà tempo per lui
però, visto che gioca in una squadra che i giovani sa bene come lanciarli.
Nessuna fretta per ora, anche perché le apparizioni fatte fin qui hanno
lasciato una grande impressione, a partire dalle amichevoli estive giocate a
Singapore, dove per la prima volta si mise in mostra tra i grandi. Gol contro l’Atlético Madrid, assist contro il PSG, tutto nel giro di pochi giorni: fu convocato a sorpresa per la tournée ma i suoi colpi convinsero l’allenatore a trattenerlo risparmiandogli un anno di prestito o di permanenza prolungata nell’Under 23 del club.
Da lì tanti allenamenti con i grandi, dove ha potuto impressionare alcuni dei suoi compagni. In particolare Wilshere che ha visto in lui un talento incredibile, come se quel paragone con De Bruyne fosse tutt’altro che casuale e non solo derivato dal colore dei capelli. “Dal primo allenamento non si è mai sentito fuori luogo. Fa cose che gli altri non fanno, ha qualcosa di veramente speciale”, ha detto di lui il 10 dei Gunners.
Un londinese all’Arsenal, una storia d’amore per il club: viene da Croydon, sud della Capitale inglese: l’ha attraversata tutta la città pur di vestire la maglia dell’Arsenal, forse anche per un senso di rivalsa per un provino andato male da bambino con il Chelsea.
Oggi Smith-Rowe è l’uomo, o forse meglio “il bambino” di coppa per eccellenza: gioca e segna tra Europa League e Coppa di Lega inglese, le uniche competizioni in cui è sceso in campo. Contro il Blackpool un capolavoro su punizione, uno di quei colpi che lo rendono un 10 credibile anche per un salto di qualità. A livello tecnico il punto più alto raggiunto fin qui ma a vederlo giocare l’impressione è che difficilmente si fermerà, in attesa dell’ormai meritatissimo debutto in Premier League.
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