Árni Frederiksberg (IMAGO)
Vende pizze surgelate e la sera segna con la sua nazionale: Árni Frederiksberg è il Gotham Man delle Fær Øer
Di giorno in ufficio, la notte… nei campi da calcio. No, nessun Dr. Jekyll o Mr. Hyde o tanto meno siamo finiti a Gotham. Il Bruce Wayne in questione però, se così vogliamo definirlo, viene dalle Fær Øer e di professione fa “l’attaccante part-time”.
La vittoria per 4-0 contro il Montenegro, il successo più largo di sempre per le Fær Øer in una gara ufficiale, resterà nella memoria. Un Mondiale è ancora un sogno, ma niente vieta di sperare. E proprio sotto i riflettori di Tórsvøllur, a brillare con una doppietta è stato il “Batman faroese”.
Chi fa il macchinista in un’azienda navale, chi è un elettricista qualificato e chi fa le consegne con un furgone. Frederiksberg vende pizze surgelate in Norvegia. Perché, come la maggior parte dei suoi compagni, non vive solo di calcio. “A 33 anni non mi sembra di poter guadagnare abbastanza per vivere di questo per il resto dei miei giorni”.
E così, come se fosse il protagonista di un film alla Batman, Árni divide le sue giornate tra la scrivania e un calcio a un pallone. Tra il Klaksvík, di cui è diventato un vero e proprio simbolo di resilienza, e la sua nazionale.
“Penso che tra qualche anno le Fær Øer avranno i primi club di calcio a tempo pieno. Anche se non credo accadrà per noi anziani…”. Una speranza forse lontana in un piccolo spicchio di ghiaccio tra Islanda e Norvegia. Ed è proprio lì, in Norvegia, che Árni commercia le sue pizze. “Sono venditore di un’azienda all’ingrosso. Abbiamo contratti con marchi come Grandiosa e Big One”. Ma il calcio? “Lavoro a tutte le ore del giorno se così si può dire”, dichiara quasi con un sorriso. “Dalle 8 alle 16 in ufficio, dalle 17 alle 20 in campo”.
Perché vivere solo di pallone, nelle Fær Øer così come in qualsiasi altra piccola realtà, è un privilegio per pochi. Non molti ci riescono, ma è il caso di un ex compagno di squadra di Árni. “Si siede in un bar, aspetta i compagni. Poi va all’allenamento. Tra un caffè, uno spuntino, e un panino alla cannella”.
E come se fosse un “Working Class Hero” alla Vardy, Frederiksberg non disdegna affatto le sue origini. Ricorda Forren, ex giocatore proprio del Klaksvík, “è facile motivarsi qui. Basta vedere tutti questi ragazzi che finiscono il lavoro alle quattro e vengono ad allenarsi alle cinque. Non si lamentano mai né chiedono sconti“. “Non mi sembra di giocare in un club amatoriale”, ripete spesso Árni.
Per il pieno professionismo alle Fær Øer probabilmente dovremo ancora attendere, ma una cosa è certa. Tra ghiaccio, mare e vento, Árni non cerca fama. Aspetta solo il prossimo gol dopo l’ultima pizza.
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