Marko Arnautovic, attaccante austriaco del Bologna, ha parlato in un’intervista a Sportweek, il settimanale della Gazzetta dello Sport.
Arnautovic si definisce “un uomo più maturo, sereno, tranquillo, completamente diverso da dieci anni fa. Ho due figlie e quindi grosse responsabilità“.
Però, secondo Arnautovic, ogni tanto “il ragazzo di qualche anno fa viene fuori in campo, dove rimango aggressivo. Ma adesso per esempio non esco più la sera come una volta. Se ho rimpianti? Sì, rimpiango la disciplina che non ho avuto, nonostante tutti abbiano provato a darmela. Anche Mourinho mi ha aiutato tanto, ma per sei mesi gli ho ripetuto che non essendo mio padre non poteva darmi ordini“. L’attaccante prosegue: “L’allenatore che mi ha cambiato la vita è stato David Moyes al West Ham“.
Arnautovic torna poi sullo storico paragone con Zlatan Ibrahimovic: “Un confronto impossibile, che all’inizio mi ha fatto felice; ma Ibra resta Ibra. Per me è un amico, un fratello“. Poi sulla stima di Mourinho nei suoi confronti: “José mi voleva quando ero al West Ham. Mi chiedeva quanto costassi. Poi però lo United non aveva abbastanza soldi per prendermi, perché aveva già acquistato Pogba“. Infine, dei ricordi legati a Balotelli, compagno ai tempi dell’Inter: “Facevamo degli scherzi e dei dispetti ai compagni ogni giorno. Sfrecciava in via Montenapoleone per farsi vedere, e io ero dietro. Anche lui però è cambiato nel frattempo. Ci sentiamo spesso“.
L’intervista completa su Sportweek
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