Tra mercato e rapporto con lo spogliatoio. Voci, rumors, polemiche mai del tutto spente. “Marko non si muove. Almeno per ora”. Che non è una minaccia, ma una constatazione. Con il calciomercato è difficile saper fare previsioni, ma una certezza su Arnautovic c’è: “Si trova benissimo a Bologna, non ha problemi con nessuno”.
E a dirlo è il fratello-agente del giocatore, Daniel, in esclusiva per Gianlucadimarzio.com. “Mi piacerebbe fare chiarezza, perché tanto si è detto nei mesi scorsi, e voglio ribadirlo con forza e grande tranquillità: Marko non ha mai avuto problemi con il suo allenatore, né con i suoi compagni. E l’infortunio è alle spalle”.
Riavvolgiamo il nastro. Gennaio 2021. “Mi chiamò Sabatini, dicendomi che dalla Cina avrebbe voluto riportare in Italia mio fratello. Ero scettico: stavamo parlando con altri club e il contratto di Marko era molto importante. Organizzai comunque una call e rimasi sorpreso: era disposto a tornare in Europa, e, soprattutto, voleva il Bologna. E quindi ci siamo attivati: abbiamo incontrato Sabatini, Bigon, Fenucci, Di Vaio, riuscendo ad accordarci su tutto”.
Una scommessa? “No, perché Marko era convinto che avrebbe fatto bene. E lo era anche Mihajlovic, con cui aveva parlato a lungo. E infatti in 33 partite di campionato, ha segnato 14 gol”, dimostrandosi leader della squadra.
“In estate avevamo ricevuto anche delle proposte davvero molto importanti, in particolare da un club di Premier. Quale? Non lo dico, voglio rispettare tutti”, aggiunge. “La trattativa era andata avanti, ma poi lo stesso Marko mi aveva fermato: Mihajlovic non stava di nuovo bene, e lui non se la sentiva di lasciare la squadra e il suo allenatore. Avevano un grande rapporto”.
Ed è lo stesso che si può dire di Motta? “Thiago è stato un grandissimo giocatore, e come allenatore ha dimostrato di essere molto competente. Quando è arrivato ha cambiato tanto e ha avuto ragione. Marko ha anche ricominciato a segnare, ma poi si è infortunato e lì sono ritornate le voci: non c’è stato proprio nulla tra lui e l’allenatore, così come non c’è stato nulla con i compagni. Tanto è vero che le ultime quattro partite del campionato le ha giocate da titolare, segnando due gol. È sintomo di problemi con l’allenatore o con il gruppo? Direi proprio di no.
“E lo stesso si era detto per la Nazionale: ha giocato queste ultime due partite contro Belgio e Svezia, che erano molto importanti, e si è detto che non fosse a posto, che nascondesse qualcosa ancora per il suo infortunio. Un giocatore, quando sta fermo tanto, ha bisogno di tempo per riprendersi davvero: lui si è allenato, ma prima di tornare in campo ha dovuto aspettare. Se ci fossero stati problemi, sarebbe stato convocato? Avrebbe giocato?”.
Polemica chiusa, sguardo al futuro. “A Bologna mio fratello sta benissimo” conferma. “Non ha bisogno di andare via. Leggo che il suo entourage lo avrebbe proposto, ma l’unico a rappresentare lui sono io, e lui non è un giovane giocatore sconosciuto. Chi lo vuole, sa benissimo le sue caratteristiche: se ci fosse qualcosa di concreto, ne parleremmo con il club, per capire se sia il caso di salutarci o meno. Ma adesso sta solo pensando a ricominciare il ritiro nel migliore dei modi, per fare bene con questa maglia”. Quest’anno, in campionato, ha segnato 10 gol in 21 partite. Ripartirà da qui.
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