Urs Althaus ha vissuto molte vite, la più importante dietro lo schermo. Aristoteles è stato l’icona pallonara degli anni ’80, il centravanti brasiliano scovato dal nulla che salva la Longobarda di Oronzo Canà all’ultima giornata. Lino Banfi è finito sul Guardian, omaggiato dagli inglesi 36 anni dopo l’uscita del film, mentre Urs Althaus ha deciso di raccontarsi in un’autobiografia, – Io, Aristoteles, il Negro svizzero – andando oltre il film. Uscita nel 2009, verrà ripubblicata da 'Bibliotheka edizioni’.
Molte vite vissute: da promessa del calcio a primo uomo di colore a posare per GQ. Dall’incontro con Lina Wertmüller alla fiducia di Sergio Martino, per il film che l'ha reso famoso. Attore, modello, imprenditore. Una biografia nuda e cruda in cui vengono toccati vari temi, dall'infanzia all'adolescenza.
Papà nigeriano (mai conosciuto), madre svizzera, Urs Althaus è diventato famoso per ‘L’allenatore nel pallone’, ma è stato molto di più. E l’ha raccontato: la droga, il sesso, gli amori, il gossip, gli affetti, le delusioni, il razzismo e lo show business.
Il libro uscirà il 7 agosto con la prefazione di Ciccio Graziani, ex attaccante di Roma e Torino, Campione del Mondo con la Nazionale nel 1982. Per conoscere tutte le sue vite, stavolta in un libro, e per sapere che dietro Aristoteles c'è molto di più.
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