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Chelsea | Mourinho, svelati gli appunti del 2006 prima della sfida al Barcellona

Considerazioni, pensieri da bordocampo e da riunioni tecniche che diventano appunti.

Appunti che restano su fogli e taccuini finché non vengono svelati. Dall’Inghilterra, diverse testate riportano quelli di Mourinho – ma scritti dal suo staff – prima degli ottavi di Champions League contro il Barcellona di Rijkaard nella stagione 2005/2006 (stagione in cui proprio il Barça diventò campione d’Europa). Lo Special One era sulla panchina del Chelsea.

Giocatori blaugrana passati sotto la lente del portoghese e del suo team. “Ho condiviso con gli altri miei colleghi la responsabilità di analizzare e preparare i documenti sui nostri avversari. I report ufficiali poi vengono redatti sempre dagli analisti, dagli assistenti e dai tecnici, mai da me”, ha specificato Mou al Sun.

Puyol che “non ha un buon senso della posizione”. “Aggressivo ed emozionale, impazzisce quando l’arbitro gli fischia fallo e quando lo provocano”.

E Messi? “Fargli fallo. Ma l’importante è che sia fuori dall’area ed il più presto possibile. Incredibile nell’uno contro uno. Qualità + velocità. Piede sinistro. Ha piena libertà di gioco e spesso finisce dall’altro lato del campo creando un 2 contro 1 con Ronaldinho. Vuole ricevere subito palla”. Allora La Pulce aveva 19 anni.

A proposito di Ronaldinho: “Molto più pericoloso tra le linee. Difende molto poco e in quella fase non lavora tanto. Simula spesso, cade facilmente”.

Xavi era assente per quell’impegno, così Mourinho ha pensato ad una diversa disposizione dei suoi: “Con Xavi fuori, i momenti di possesso palla e pieno controllo della gara sono molto più brevi”.

Idee chiare su Iniesta: “Molto dinamico, velocità di movimenti e di esecuzione. Entra sempre dalla panchina”. E infatti Don Andrès entrò in campo all’84’ al posto di Deco.

Quella gara (di andata) finì 2-1 per il Barça, decisivo il gol di Eto’o all’80’: “Esplosivo e aggressivo, con o senza la palla”, così è stato ‘spiegato’ il camerunense, come riportato da questi appunti svelati. “Tiene sempre il ritmo e l’intensità alta durante tutta la gara. Tira da qualsiasi posizione e senza preparazione. Molto forte anche dal punto di vista difensivo”.

[Credit foto: Daily Mirror]

Redazione

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