Non arrenderti mai perché quando pensi che sia tutto finito è il momento in cui tutto ha inizio. Tra i tanti tatuaggi di Anthony Partipilo, esterno della Ternana, c’è anche questa frase: “Erano la mia passione, ora però ho smesso perché i miei figli vogliono copiarmi in tutto e poi è un casino”.
Da quando sono arrivati Vito, nel 2016, e Diego (in onore di Maradona), nel 2020, Anthony si sveglia prestissimo. Quando l’abbiamo chiamato, alle 9 di mattina, era già sveglio da più di due ore, lui che in adolescenza si definiva un dormiglione. Aveva un anno in più del primogenito quando ha cominciato a giocare: “Ero in prima elementare e la mia maestra vedendomi a scuola aveva notato che ero bravo e mi diceva che dovevo andare in qualche scuola calcio – ha raccontato ai microfoni di gianlucadimarzio.com – Lei conosceva l’allenatore del Bari Adriatico Faro, una piccola squadra il cui presidente era Vincenzo Tavarilli, ex calciatore barese. Da lì ho cominciato”.
Bari, nel bene e nel male, ha segnato la sua carriera e la sua vita (nel senso letterale della frase): “Mio padre andava al San Nicola e tra primo e secondo tempo lo speaker diceva sempre questa pubblicità ‘Anthony, Anthony, Anthony, l’orologio degli sportivi!’. Lui voleva chiamarmi Damiano, come mio nonno, ma siccome in famiglia siamo numerosi e ce n’erano già tanti, ha scelto il nome Anthony. Io poi ho chiamato mio figlio come lui, Vito”. Eppure, con il papà non è mai andato allo stadio, faceva il camionista ed era spesso impegnato con il lavoro: “Era mio zio che mi portava ogni sabato a vedere la partita. Io però in realtà sono interista e all’epoca mi piaceva tantissimo Ronaldo il Fenomeno”.
Dopo essere cresciuto nella Primavera della squadra della sua città e aver esordito in B contro il Novara, comincia ad andare in prestito su e giù per l’Italia: “Alla Carrarese a fine campionato dovevamo salvarci e Buffon (ai tempi proprietario del club) aveva già vinto il campionato con Juventus e si era fatto dare il permesso per venire a vederci. Me lo sono ritrovato davanti in spogliatoio e ci siamo scambiati due chiacchere”. Un faccia a faccia che gaserebbe qualunque giovane in rampa di lancio. Poi, però, nelle esperienze con Cosenza e Savoia non riesce a lasciare il segno e decide di andare al Cluj: “In realtà quell’anno dovevo restare. Nicola puntava su di me ma gli ultimi giorni di trattative sono arrivati 3-4 attaccanti di categoria. Avrei trovato meno spazio e, visto che il calciomercato era già finito, ho accettato l’offerta dalla Romania il 7 settembre consigliato anche dal ds Zamfir. Purtroppo, non ho mai giocato. Ma è stata un’esperienza che mi ha fatto crescere. Avevo anche il pensiero di mia moglie incinta quindi sono tornato e ho rescisso con il Bari”.
Claudia, conosciuta a 17 anni tramite un amico, le è sempre stata vicina, anche quando era lontano e senza squadra. Perso l’appeal nel mercato, riparte dalla Serie D con il Bisceglie: “Eravamo una squadra di ragazzini e ci siamo salvati. In quel momento stavo pensando di smettere, stavo per avere un bambino e dal lato economico non riscontravo nulla. Poi sono arrivati Tateo e Narcisi, i miei agenti, ed è riiniziata la scalata. L’anno dopo il presidente Canonico ha comprato il club, hanno rifatto la squadra e abbiamo vinto il campionato. Io ero l’unico rimasto dall’annata precedente”.
Oggi Anthony Partipilo è il miglior assistman della Serie B e quando ci sono i suoi bonus la Ternana ha perso solo una volta. Dall’idea di ritirarsi fino alla rinascita personale e delle Fere, con cui è stato anche protagonista della vittoria del campionato di C: “Con Cesar Falletti ho vinto la classifica marcatori ma inizialmente per motivarmi avevamo fatto una scommessa, se avessi segnato almeno 15 gol mi avrebbe fatto un regalo. Così è stato, poi alla fine non mi importava chi ce l’avrebbe fatta, l’importante era arrivare insieme all’obiettivo”. Vi ricordate il tattoo? Non arrenderti mai perché quando pensi che sia tutto finito è il momento in cui tutto ha inizio.
Le ultime in casa Fiorentina su Stefano Pioli e il futuro della panchina. Sono ore…
Le dichiarazioni dell'allenatore della Lazio dopo la vittoria dell'Olimpico contro il Cagliari di Fabio Pisacane.…
In casa Fiorentina, per il ruolo di direttore sportivo si va verso la soluzione interna…
Il Genoa sta continuando a cercare un sostituto per la propria panchina dopo l'esonero di…
Nuovo ruolo per l'ex calciatore di Roma e Juventus: lavorerà nel club francese al fianco…
Spezia, attesa in nottata la decisione della proprietà su Luca D'Angelo: Roberto Donadoni il prescelto…