È arrivato anche per Andrés Iniesta il momento di dire basta con il calcio giocato. L’ex numero 8 del Barcellona ha dato il suo addio al calcio professionistico dopo aver proseguito la carriera tra Giappone, con il Vissel Kobe, e gli Emirati Arabi Uniti, nell’Emirates Club. Durante i suoi anni d’oro, Don Andrès è stato il perno, insieme a Xavi, del centrocampo di una delle squadre più forti della storia del calcio, il Barcellona di Guardiola, una squadra capace di vincere letteralmente tutto.
“La libertà è uno dei doni più preziosi che i cieli abbiano dato agli uomini” scriveva Miguel de Cervantes nel Don Chisciotte. E proprio come il celebre cavaliere errante della Mancha, Andrés Iniesta ha combattuto i suoi giganti, sia dentro che fuori dal campo. Nato nella stessa terra, Iniesta ha usato la sua visione di gioco per creare spazi e libertà, dipingendo capolavori con ogni tocco di palla. Non era solo un calciatore, ma un artista del pallone, capace di trasformare ogni partita in poesia. E così, come Don Chisciotte, la sua leggenda vivrà per sempre.
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