Categories: Interviste e Storie

Non è stata una doppietta normale, per Andrea Signorini

In cinque minuti può scorrere una vita? Che sia all'indietro, ricordando qualcuno che non c'è più, in una serata speciale; o in avanti, facendo quello che una persona che non c'è più ti ha insegnato, e bene. La risposta è sì, se a darla questa sera è Andrea Signorini, figlio del Gianluca bandiera della Genova rossoblu, che il destino, travestitosi da SLA maledetta, ha portato via il 6 novembre di 19 anni fa.

Cinque minuti. Lucio Dalla, in un pezzo che forse non ha ricevuto la gloria che merita, cantava che anche un solo minuto può essere eterno, figuriamoci cinque. E figuriamoci in un derby. Un derby di Serie C, tra Gubbio e Perugia, che il Gubbio non vinceva in casa da una vita: esattamente dalla stagione 1947-48, in Serie B, 3-1. Questa sera la squadra allenata da Torrente è tornata farlo: 3-2 al Grifone, prima della partita 20 punti sopra in classifica del Girone B.

Il Gubbio ha vinto il derby dopo più di 70 anni e lo ha fatto anche grazie ad Andrea Signorini: doppietta, lui che è un difensore centrale. Come papà Gianluca. Doppietta, in cinque minuti: tra il 69' e il 74', nel giorno in cui Gianluca Signorini avrebbe compiuto 61 anni. Questa sera il destino ha deciso di gettare via per cinque minuti la sua maschera crudele e ha riannodato i fili. "Certo che ho pensato a papà", ha detto un commosso Andrea Signorini a Umbria Tv dopo il fischio finale. "Oggi sarebbe stato il suo compleanno".

La sera del 24 maggio 2001, un anno e mezzo prima della sua morte, Gianluca Signorini è stato salutato da un Marassi gremito. La voce della figlia Benedetta, sorella di Andrea, nonostante fosse tremante era riuscita a infondere ai presenti – amici, ex compagni, tifosi – un sentimento a metà tra il coraggio, testimoniato dalla sua presenza, e la rabbia. Con queste parole: "Vorrei alzarmi e correre con voi, ma non posso. Vorrei urlare con voi canti di gioia, ma non posso. Vorrei che questo fosse un sogno dal quale svegliarmi felice, ma non lo è. Vorrei che la mia vita riprendesse da dove si è fermata".  20 anni dopo, dovunque ora lui sia, è bello pensare che allo stadio Pietro Barbetti di Gubbio, per cinque minuti, la vita di Gianluca Signorini sia ripartita, correndo veloce sulle gambe di Andrea.

Foto AS Gubbio 1910

Marco Bonomo

Recent Posts

Dall’Arsenal al Nizza: le squadre top e flop del 2025

Il 2025 è agli sgoccioli: andiamo alla scoperta delle squadre top e flop dei maggiori…

2 ore ago

Quando da Babbo Natale e gli elfi nasce una squadra di calcio: è l’FC Santa Claus

La storia della squadra che porta il nome di Babbo Natale e che gioca nella…

2 ore ago

I regali che attendono gli allenatori sul mercato 2026

Desideri e obiettivi nella letterina di Natale per rinforzare le rose: gli allenatori aspettano con…

3 ore ago

Nel mondo di Grifo: “A 32 anni segno come un ragazzino. Tra Lazio, Viola e Samp ho sfiorato la Serie A”

Vincenzo Grifo si racconta a GianlucaDiMarzio.com: la sua stagione fantastica, i record con il Friburgo…

5 ore ago

Grifo avvisa Gattuso: “Amo l’Italia, sono pronto a tutto per la nazionale”

Grifo e la nazionale, tra passato una speranza di ritorno. La nostra intervista al giocatore…

5 ore ago

Il presidente dell’Aia Zappi: “Il 2025 ci lascia la consapevolezza di un percorso di crescita”

Il messaggio di auguri del presidente dell'Aia Antonio Zappi e del comitato Nazionale Con un…

5 ore ago