Andrea Berta (Imago)
Dal lavoro in banca all’aver creato una delle squadre più forti d’Europa: tutto quello che c’è da sapere su Andrea Berta
Dalla scrivania di una banca a diventare elemento cardine dell’Atletico Madrid, il passo…non è breve. Per niente, perché di gavetta ad Andrea Berta ne è servita eccome. Ma ogni scelta, ogni singola sliding door ha avuto un effetto positivo per lui.
Dietro alla costruzione di una delle squadre più forti d’Europa degli ultimi anni, l’Atleti, c’è un italiano che ha preferito non apparire troppo sotto le luci dei riflettori, passato molto in sordina.
Si parla proprio di Berta, direttore sportivo giovane ma tutt’altro che emergente, con una grande esperienza alle spalle e che ora, dopo quasi 12 anni a Madrid, si prepara a una nuova avventura.
E l’Arsenal, in preda a una serie di cambiamenti tutt’altro che banali, ha deciso di puntare su di lui per organizzarsi in vista della prossima stagione… e non solo.
Dietro ciascuno di noi si nasconde una storia particolare, ma quella di Berta forse lo è un po’ di più. Il classe ’72 originario di Brescia infatti è partito da dietro la scrivania di una banca, prima di prendere una decisione drastica a soli 30 anni: lasciare tutto e dedicarsi al calcio, nelle vesti di direttore sportivo di un club d’Eccellenza. Zero garanzie di successo, tante perplessità ma tantissima voglia di mettersi in gioco, ed è questa che alla fine ha fatto la differenza.
Sì, perché qualche anno più tardi il suo lavoro è stato apprezzato dal Parma, che lo ha portato nel calcio “dei grandi”, e poi anche dal Genoa. Da lì è passato a Madrid grazie a una segnalazione di Jorge Mendes, e non si è più mosso per quasi 12 anni. Da incognita è presto diventato uno dei migliori direttori sportivi d’Europa, agevolato anche dall’ottimo rapporto con Simeone – un totem da quelle parti – e dalla grande disponibilità del club a livello finanziario e non solo. Gran parte del merito dei successi dei Colchoneros, come le due finali di Champions League, i campionati spagnoli o i trofei europei, è anche sua, e non è un caso che il suo addio sia stato accerchiato dalla tristezza.
Non è facile fare una classifica dei migliori colpi sul mercato battuti da Berta, anche perché in 12 anni sono state davvero tante le operazioni e pochissime si sono rivelate sbagliate. Certamente non può essere dimenticato l’acquisto di Julian Alvarez per circa 100 milioni, ma neanche quelli di Diego Costa, Morata, Griezmann, Oblak e così via: di fatto è stato lui a gettare le basi del Cholismo.
Il tutto senza mai dimenticare le origini, buttando uno sguardo anche verso il panorama della nostra penisola per costituire una componente “italiana” nel club spagnolo. E a proposito di origini, in Italia poteva davvero tornarci dopo tantissimi anni, al Milan. Alla fine, però, ad avere la meglio è stato l’Arsenal, che ha deciso di puntare su di lui per il proprio futuro.
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