Faccino da liceale, personalità da veterano. Andri Baldursson è la sorpresa più bella in un pomeriggio che poteva essere da incubo per il Bologna di Mihajlovic.
Non tanto per il risultato, per quello c’è sempre Palacio a sistemare tutto, quanto per le premesse. Dieci indisponibili, di cui otto per infortunio, in panchina tutti i primavera.
Questo e l’ennesima partita opaca di Skov Olsen, hanno “costretto” Sinisa ad inserire l’islandese. 18 anni appena compiuti, il primo pallone che tocca in Serie A è un colpo di tacco smarcante per Orsolini. Sfacciato, tecnico, pronto.
Tanto in campo quanto ai microfoni nel dopo partita: “A chi mi ispiro? A De Bruyne. Quello sarebbe anche il mio ruolo, ma posso giocare ovunque. Mi sento prontissimo. Al mio ingresso in campo ero davvero molto emozionato, ma ho tentato di mantenere la calma e giocare il mio calcio per aiutare la squadra”.
Il Bologna lo ha preso nella sessione invernale di mercato dell’anno scorso dal Breidrablik, quest’anno in primavera è a quota 18 presenze e 2 gol, segnati contro Pescara e Sampdoria.
Dei convocati dalla primavera di Troise era quello che aveva meno possibilità di esordire ma De Leo nel dopo partita ha spiegato: “E' quello che si è allenato meglio in settimana con la prima squadra, ci ha convinti sul campo”. Come ha convinto tutti oggi, in appena 30 minuti di partita.
Ne siamo certi, lo rivedremo presto.
di Alessio De Giuseppe
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